Renzi rieletto segretario Pd: "Su legge elettorale non saremo capro espiatorio"
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ROMA, 6 MAGGIO – L’ex premier Matteo Renzi è stato proclamato per la seconda volta segretario del Partito democratico, dall'assemblea del partito, composta da 449 donne e 551 uomini. Renzi conta 700 delegati, Andrea Orlando 212, Michele Emiliano 88.[MORE]
5 mesi dalle dimissioni "Oggi si rimette in gioco un'esperienza di popolo che non ha paura di ripartire e di ricominciare mettendo al centro le persone", ha detto Renzi nel suo discorso “d’insediamento” all'assemblea del Pd ricordando che esattamente 5 mesi fa si dimise da premier: "In cinque mesi nel Pd ne sono successe di tutti i colori: abbiamo assistito a polemiche, litigi, scissioni, dando l'impressione di una comunità che sa solo litigare tradendo lo straordinario messaggio che il nostro popolo ci dà e ci ha ridato nelle primarie: non ha vinto Renzi né Orlando né Emiliano, ma la comunità che crede che la politica è una cosa seria, un Pd che non litiga, non si scinde, non è luogo dove tutti sparano contro il quartiere generale.”
Legge elettorale "Chi ha la maggioranza – ha aggiunto - in prima commissione al Senato, gli stessi che hanno fatto la grande coalizione contro la riforma istituzionale, ha la responsabilità di fare una proposta e il Pd ci sta con chicchesia purché la legge elettorale sia decente". "La legge elettorale è un capitolo fondamentale per la tenuta democratica del Paese ma sul quale il Pd non farà il capro espiatorio: non ci facciamo prendere in giro dagli altri partiti. Non saremo il signor Malaussene di Pennac", ha aggiunto il segretario Renzi.
Il web "Dobbiamo dare di più e io nella prima esperienza non sono stato ad altezza, nei prossimi mesi voglio lavorare sul doppio binario: da un lato il territorio, gli amministratori ed i circoli che dobbiamo spalancare per difendere una comunità non di codici fiscali ma di persone. E al tempo stesso abbiamo un problema con il web che è diventato un incredibile luogo dove noi non siamo stati protagonisti. Il progetto Bob partirà con la nuova segretaria".
Il governo Gentiloni "Da cinque mesi diciamo con forza che nessuno del Pd ha messo o metterà in discussione il sostegno al governo guidato da Paolo Gentiloni a cui va la nostra amicizia, stima e riconoscenza per il lavoro che fa. Lo diremo per tutti i giorni fino alla fine della legislatura", ha aggiunto Renzi. "Ci siamo assunti la responsabilità di portare avanti il governo mentre gli altri si sono tirati indietro", ha aggiunto, sottolineando che "la durata della legislatura non dipende da noi ma dal governo stesso e dal lavoro Parlamentare".
Maria Azzarello