Politica

Renzi: noi pronti a fare il Ponte sullo Stretto

MILANO, 27 settembre 2016 - Il Ponte sullo Stretto di Messina è da sempre uno tra i progetti più suggestivi e forieri di polemiche, un'idea che Matteo Renzi ha rilanciato - a sorpresa - nella prima giornata di campagna elettorale per il referendum costituzionale. Per il presidente del Consiglio, infatti, la realizzazione del Ponte servirebbe a dare all'Italia, una nuova possibilità di creare occupazione.

Per il ponte sullo Stretto "noi siamo pronti, noi ci siamo", ha affermato nel corso del suo intervento alla celebrazione dei 110 anni del Gruppo Salini. "Bisogna completare il collegamento tra Napoli e Palermo - ha dichiarato - un'operazione che porti 100 mila posti di lavoro e serva a togliere la Calabria dall'isolamento e avere la Sicilia più vicina. In questo vi sfido - ha aggiunto rivolgendosi a Pietro Salini, capo dell'omonimo gruppo industriale - se siete in condizione di portare le carte e di sbloccare quello che è fermo da 10 anni noi siamo pronti, noi ci siamo". [MORE]

Ma il piano di Renzi sulle grandi opere non si ferma qui. Per il Presidente del Consiglio, l'Italia deve puntare sulla banda larga e sulle grandi infrastrutture. "Finita la parte delle riforme si può tornare a progettare il futuro" ha detto, illustrando i quattro punti su cui lavorare: sbloccare i piccoli e medi cantieri, semplificare la burocrazia, investire nella banda larga - "perchè le reti di domani non sono le dighe o le autostrade, quella di domani sara' l'Italia della gigabyte society" - e, infine, puntare alle grandi opere e alle infrastrutture, come la ferrovia Napoli-Bari-Lecce.

Diverse le reazioni delle principali forze politiche. Mentre gli alleati Ap esultano e chiedono che la legge per sbloccare la realizzazione del Ponte sullo Stretto sia inserita nel calendario della Camera dei prossimi tre mesi, Sinistra Italiana - con Arturo Scotto - parla dell'ennesimo spot elettorale da parte dell'esecutivo. "Da qui al 4 dicembre ne vedremo delle belle - chiosa Scotto - Non potendo convincere gli italiani sulla bontà dello stravolgimento della nostra Carta costituzionale Renzi non farà altro che moltiplicare le promesse".

Sulla stessa scia il M5S, con Alessandro Di Battista che scrive su Facebook: "Scegliete da che parte stare, se state dalla parte del no diamoci da fare che siamo Davide contro Golia!".

Daniele Basili

immagine da ilfattoquotidiano.it