Politica
Renzi, "Patto con gli italiani: riforme in cambio di meno tasse"
ROMA, 19 LUGLIO 2015 – Dopo l’annuncio dato all’Expo – e la relativa satira ad opera di Matteo Salvini – Renzi conferma il piano di riforme a lungo raggio che dovrebbe portare ad un abbassamento delle tasse. Definendolo “un patto con gli italiani”, il premier ha spiegato che si tratta di “un messaggio di fiducia” per il futuro.
“Lo abbiamo sempre detto – ha dichiarato Renzi in un’intervista al Tg2– se finalmente il Parlamento fa le riforme, e io credo che ce la farà, per gli italiani si libera la possibilità di pagare meno. Abbiamo sempre detto che, finalmente, dopo tanti anni di immobilismo, si può. È un messaggio forte che rivolgiamo agli italiani. Per anni i politici hanno detto 'vi tassiamo, vi tassiamo, vi tassiamo'. Noi invece, da quando siamo al governo, abbiamo iniziato a restituire soldi che sono degli italiani. Abbiamo iniziato con gli 80 euro. Se le riforme andranno avanti, nel 2016 via tutte le tasse sulla prima casa, Imu e Tasi, nel 2017 via buona parte dell'Ires, nel 2018 scaglioni Irpef e pensioni. Se finalmente arriva questo messaggio di fiducia, l'Italia, che è un grande Paese, smette di essere un paese di piagnistei e lamentele e torna a essere locomotiva d'Europa”. [MORE]
Si tratta di un progetto estremamente denso che, però, richiederà dei finanziamenti copiosi. Da diverse parti, la nota scettica riguarda proprio le intenzioni del governo circa il modo di procurarsi le somme necessarie. La stima attuale è che, per coprire il piano di riforme, servano circa 50 miliardi di euro. Renzi, però, non sembra preoccupato e insiste sul fatto che i soldi si troveranno: “Abbiamo già iniziato. La possibilità di farcela è evidente. È un piano che stiamo studiando da almeno sei mesi”, ha spiegato. La promessa è anche di una sfoltita al sistema: “Elimineremo da settembre molti carrozzoni pubblici. Perché c’è ancora lo spazio per fare la revisione della spesa. Ma servono coraggio ed energia”, ha aggiunto.
E, in un clima di forte dialogo e confronto con l’Ue, Renzi non manca di sottolineare il ruolo svolto dall’Italia: “Ogni volta che andiamo in Europa ci dicono che dobbiamo spendere bene i fondi Ue e al Sud non lo facciamo. Per questo serve un equilibrio. Noi sappiamo che in Ue siamo tra i più bravi, visto che il Regno Unito ha il debito al 5%, la Francia al 4 e l'Italia sta sotto il 3%. Noi facciamo la nostra parte, ma dobbiamo spendere meglio i soldi che ci sono”. Per questo, occorrerà “sbloccare le opere pubbliche in Italia”, facendo sì che tutto ciò che frena il giusto investimento dei fondi venga rimosso.
(foto:lostivalepensante)
Sara Svolacchia