Politica
Renzi, nuove promesse: taglio tasse. "Via Tasi e Imu"
ROMA, 20 LUGLIO 2015 - Nei giorni scorsi, il premier Renzi, aveva annunciato e ribadito, l'avvio di "un patto con gli italiani" che, dal prossimo anno, potrebbe comportare un radicale taglio alla tassazione. Promessa, che, oggi, produce ulteriori considerazioni in vista della paventata eliminazione di Tasi e Imu, sbandierata da Renzi.[MORE]
LE PROMESSE DI RENZI
Dal 2016, ha annunciato Matteo Renzi, si potrà realizzare un taglio di 50 miliardi nella tassazione dello Stivale, taglio, che abbraccerà un periodo di 5 anni, in cui verranno abolite Tasi e Imu, ridotte Ires e Irap, nel 2017, e Irpef, nel 2018. Un programma di politica fiscale che ha scatenato diversificate reazioni, in un panorma, come l'attuale, dove a giorni alterni emergono dati, annuncianti e smententi, l'agognata ripresa economica. Un annuncio, emesso, in slancio, durante l'assemblea Pd all'Expo, paragonato ad una "rivoluzione copernicana", ma, che lascia ampi spazi a parallelismi con vetusti predecessori. Dall'ala sinistra dello stesso Partito Democratico, non mancano, infatti, le accuse di demagogia e i paragoni con le ben note, berlusconiane, promesse. Un atteggiamento, quello del premier, che fa pensare a manovre, sfide, esclusivamente politiche. Le stesse titolazioni, "rivoluzione copernicana" e, in particolare, "patto italiano" sembrano ricordare le formule della campagna elettorale del leader azzurro, nel 2001.
PAROLE E NUMERI
Dalle prime letture, pare che sarebbe prevista, per il 2016, l'eliminazione di IMU e TASI sulla prima casa, nonché IMU agricola e tassa imbullonati. Per il 2017 nuove manovre su IRES, IRAP e "sconti fiscali per le aziende". Durante il successivo anno, 2018, si potrebbe ridurre persino l’IRPEF. Tra le diverse proposte, anche un generico intervento nel settore pensioni. Per concretizzare un simile progetto, sarà necessario adoperare 35 miliardi di euro. Non sono ancora state svelate le esatte misure, ma, sembra che la proposta si baserebbe sulla volontà di incrementare gli investimenti e le riassunzioni.
DUBBI E PERPLESSITA'
Da Forza Italia, Silvio Berlusconi, mostra il favore, proprio e del suo schieramento, al piano Renzi, senza mascherare incredulità, mentre, dal centro sinistra, si elevano moti contrari. Miguel Gotor parla di "proposta demagogica" echeggiante una "cattiva" e "tardiva imitazione di Berlusconi", Fassino e i sindaci, invece, esprimono pareri positivi. Di problemi di "credibilità" parla Maurizio Belpietro in un editoriale su Liberoquotidiano, dove esprime non poca perplessità sui mezzi che il governo dovrebbe adoperare per rendere concrete ed efficaci le, ormai note, promesse.
BERSANI E LA "VOLATA ALLA DESTRA"
Puntuale e, velatamente, beffardo giunge anche il commento dell'ex segretario Pd, Pierluigi Bersani che, su Facebook, scrive "è sacrosanto ridurre il carico fiscale ma c'è modo e modo e bisogna finalmente discuterne sul serio", aggiungendo "non si vorrà certo tirare la volata al modo della destra".
Fonte foto: today.it
Ilary Tiralongo