Politica

Renzi: "Non avrei mai usato il termine 'vu cumprà'. Articolo 18 un totem da riscrivere"

ROMA, 13 AGOSTO 2014 – Ancora polemiche contro l’ultimo commento del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sugli immigrati ‹‹gli italiani sono stanchi di essere insolentiti da orde di vu cumprà, dobbiamo radere al suolo la contraffazione››. La polemica non è affatto piaciuta agli esponenti del PD che ne hanno colto una vena di razzismo e hanno immediatamente chiamato in causa il premier Matteo Renzi che, in un intervista a “Millenium” di Raitre, ne ha approfittato per rispondere ad alcune domande sui temi caldi di questo periodo.

Orde di vu cumprà? Un termine che non avrei mai utilizzato

Il premier Matteo Renzi ha immediatamente espresso il suo parere sulla polemica causata dal ministro degli interni Angelino Alfano, dichiarandosi assolutamente contrario al termine utilizzato per descrivere gli ambulanti migranti, ‹‹Il termine vu cumprà non è giusto. Io non l’avrei utilizzato››. Renzi si è poi concentrando su due punti del suo discorso: Alitalia e l’articolo 18. Quanto al primo ha chiaramente affermato ‹‹mai più soldi pubblici ad Alitalia: ne abbiamo messi tanti che sarebbe inaccettabile››.

[MORE]

L'articolo 18? Un totem da riscrivere

Molto più caldo, invece, il tema riguardante l’articolo 18. ‹‹Oggi l’articolo 18 è assolutamente solo un simbolo, un totem ideologico, proprio per questo trovo inutile stare adesso a discutere se abolirlo o meno. Serve solo ad alimentare il dibattito agostano tra gli addetti ai lavori›› afferma Renzi incitando alla riscrittura completa dell’articolo per agevolare l’ottenimento di un posto di lavoro alle nuove generazioni, ‹‹pensiamo alla ragazza di 25 anni che non può avere un bambino perché non ha le garanzie minime››. Renzi ha infine confermato la sua presenza a Palazzo Chigi durante il giorno di ferragosto individuandolo come un ‹‹buon segno›› che indica molti cantieri in corso per la rinascita dell’Italia.

Erica Benedettelli

[immagine da ilfattoquotidiano.it]