Politica
Renzi: "Nel 2016, Pil a +1,6%, ma ancora non basta"
ROMA, 20 DICEMBRE 2015 – “Il 2015 si chiude meglio del 2014 ma non sono ancora soddisfatto. I segnali di ripresa ci sono ma ci vuole tempo. L'Italia è come se fosse guarita ma ancora non sta bene. Nel 2016 tutti i segnali dicono che andremo ancora meglio: faremo più dell'1,5% sul Pil, ma l'importante è che ci credano gli italiani, è tutto nelle nostre mani”. Con queste parole, Matteo Renzi si è espresso in diretta a L’Arena.
Nonostante i dati non ancora del tutto soddisfacenti, il premier ha sottolineato che il 2015 termina col minor deficit da dieci anni a questa parte. “"Dal 2012 sta scendendo, quest'anno scende al 2,4%. Il deficit lo scorso anno era il 2,6%, i governi precedenti, dal 2013 in poi, erano al 3%. L'Europa vorrebbe che scendesse ancora di più”.
In merito alla legge di stabilità, Renzi sembra fiducioso: “contiene diversi lingottini, finalmente cala le tasse”. E aggiunge: “Faccio l'esempio mio, spero di non essere accusato di conflitto d'interessi. Io ho pagato 433 euro sulla prima casa, il prossimo anno li posso spendere in regali di Natale e in altre cose”. [MORE]
Inevitabilmente, il discorso scivola sul caso Boschi: “Il conflitto d'interessi dove sta se il padre della Boschi è stato sanzionato e se questo governo ha commissariato e mandato a casa il papà della Boschi? Questo governo non guarda in faccia nessuno, nessuno ha avuto un trattamento privilegiato. La verità è che in questa vicenda si è cercato di tirare in ballo il governo perché tutti sanno che il nostro governo ha risolto un problema, non l'ha creato. Se immagina che scarichi la responsabilità sugli altri, come faceva la politica in passato, ha sbagliato persona. Banca d'Italia e tutte le altre istituzioni godono del rispetto del governo italiano: la questione non è giocare allo scaricabarile”.
E, a questo proposito, Renzi chiama in causa il M5s: “La legge di stabilità è stata approvata alle 2.58 di stanotte e i 5 Stelle non erano in Aula perchè purtroppo fanno un'opposizione che regge fino a che sono accese le telecamere. Forse è la famosa febbre del sabato sera, si sono ammalati tutti insieme”, ha ironizzato.
(foto: urbanpost.it)
Sara Svolacchia