Politica
Renzi, legge di stabilità: no aumenti delle tasse per compensare l'Imu
ROMA, 16 OTTOBRE 2015 – “Non ci saranno aumenti di altre imposte dopo l'eliminazione dell'Imu”, così ha dichiarato questa mattina Matteo Renzi ai microfoni di Radio 24, commentando alcune delle riforme che verranno messe in atto in seguito all'approvazione della legge di Stabilità di ieri.
“Ai cittadini interessa il taglio delle tasse. Le tasse non sono più una cosa bellissima e anche da sinistra si è capito che sono una cosa da ridurre”,ha continuato il premier. Renzi ha anche difeso una delle misure più controverse della legge di stabilità, ossia quella riguardante l’innalzamento del tetto sul contante a 3mila euro (dai mille attuali): “Noi abbiamo il limite al contante più basso d'Europa. Solo il Portogallo lo ha basso come il nostro, a mille euro. I dati dimostrano che non è stato il limite al contante a ridurre l'evasione, ma l'utilizzo dei sistemi informatici”. [MORE]
Cosa accadrebbe se l’Ue non dovesse approvare questa riforma? Il premier sembra quanto mai deciso: “Bruxelles non è il nostro maestro che fa l'esame: può dare consigli, suggerimenti ma non può intervenire» nel merito delle scelte economiche”, ha detto. “In questi anni c'è stata molta subalternità psicologica verso gli eurocrati” e “se Bruxelles boccia la legge di stabilità tu gliela restituisci così com'è e non cambia niente”.
Un’ulteriore precisazione riguarda la decisione di far arrivare il canone Rai in bolletta, con un’imposta che sarà dapprima di 113 euro, di 100 euro nel 2016 e che scenderà a 95 nel 2017. “È una norma al riparo da impugnative è l'applicazione di un principio liberale”, ha spiegato.
Il premier è tornato, infine, sulla vicenda degli scontrini fiscali riportata dal Fatto Quotidiano, secondo cui, all'epoca in cui era ancora sindaco di Firenze, il premier avrebbe pagato dei pranzi in un ristorante toscano con i soldi del Comune (una versione poi smentita dalla stessa ristoratrice): “Quello che mi stupisce è che su una vicenda totalmente inventata io poi devo rispondere più volte. Ci sono i fatti e i fatti sono testardi. Siamo stati i primi a mettere online le spese del comune, il lavoro sulla trasparenze e la pubblicazione dei dati è evidente ed infatti io non avevo la carta di credito del Comune”, ha replicato.
(foto:droppergen.net)
Sara Svolacchia