Politica
Renzi: la Spagna insegna, l'austerity fa perdere chi la applica
ROMA, 21 DICEMBRE 2015 - “É la Spagna di oggi, ma sembra l'Italia di ieri. Di ieri perché ora abbiamo cancellato ogni balletto post-elettorale. Sia benedetto l'Italicum, davvero: ci sarà un vincitore chiaro. E una maggioranza in grado di governare. Stabilità, buon senso, certezze. Punto". Il premier Mattero Renzi legge il risultato delle elezioni spagnole che ha consegnato al Paese iberico un quadro politico incerto e una difficile governabilità come una conferma delle scelte del governo e un nuovo atto d'accusa contro l'inadeguatezza delle politiche economiche dell'Ue. [MORE]
"Le elezioni spagnole sono molto interessanti. Come già accaduto in Grecia e in Portogallo i governi che applicano rigide misure di austerity accompagnate magari anche da risultati positivi di crescita (ma crescita jobless, cioè senza aumento dei posti di lavoro) sono destinati a perdere la maggioranza", commenta Renzi nella consueta eNews pubblicata sul suo blog.
Insomma, "la ricetta economica che è stata pensata in questi anni dall'Europa non aiuta i cittadini e paradossalmente punisce chi la esegue. Questo è un punto molto interessante. L'anno scorso - praticamente da soli, durante il nostro semestre - abbiamo ottenuto la flessibilità per un totale di un punto di Pil (da noi oltre 16 miliardi di euro). Adesso sarà interessante capire se l'Europa si renderà conto che una miope politica di rigore e austerità non ci porta da nessuna parte".
Aggiunge Renzi: "Questo ho spiegato dettagliatamente all'ultimo consiglio europeo. Questo dirò nei prossimi mesi. E (spero) in compagnia più numerosa. Anche perché meno numerosa sarebbe tecnicamente impossibile... Io non faccio una battaglia contro l'Europa, a differenza di quello che scrivono alcuni commentatori. Io faccio una battaglia per l'Europa. Ma l'Europa del sociale, della cultura, dell'innovazione, dell'occupazione. Non solo l'Europa dei numeri, dei parametri, dei vincoli. Tutto qui. Così facendo difendo l'interesse dell'Italia, certo. Ma difendo anche la dignità dell'Europa".