Economia
Renzi: «L'Italia rispetta tutti i suoi impegni con l'Ue». Bce: «Nessun progresso su deficit»
MILANO, 13 MARZO 2014 - «Il Governo italiano rispetta tutti gli impegni che ha con l'Europa», ha puntualizzato il presidente del Consiglio Matteo Renzi - nel corso di un intervento al convegno su "Il valore dell'Europa. Crescita, occupazione e diritti"- alla Camera - replica in questo modo alle dichiarazioni del portavoce di Olli Rehn, che questa mattina ha sostenuto «l'importanza di rispettare le regole del patto di stabilità, cioè il pareggio in termini strutturali ed essere in regola con la regola del debito».
Il premier ha aggiunto che non c’è nessun allontanamento dalle indicazioni di Bruxelles, ma «il più grande impegno é cambiare per far tornare l'Europa vicina ai cittadini». Per Renzi, il «Dobbiamo fare in modo che l'Europa sia l'Europa dei popoli e dei cittadini e non solo dei vincoli. Bisogna uscire da un'idea bisestile della politica Ue, dove ogni 4-5 anni si affida il nostro voto e poi per il resto del tempo dell'Europa se ne occupano i tecnici». Il portavoce del Commissario Ue all'economia, Olli Rehn, ha comunque precisato che la Commissione Ue, «Accoglie con favore le riforme annunciate ieri dall'Italia, le valuterà non appena avrà i dettagli legislativi. Le misure annunciate sul lavoro sono appropriate vista l'elevata disoccupazione dei giovani». [MORE]
In merito è intervenuta anche la Bce, «Finora l'Italia non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue di far scendere il deficit, rimasto al 3% nel 2013 contro il 2,6% raccomandato dall'Europa. L’Italia faccia i passi necessari per rientrare nel deficit e assicuri che il debito sia messo in traiettoria discendente».
Nel bollettino mensile dell'Eurotower, si legge inoltre che «l'inflazione dell'Eurozona nei prossimi mesi si attesti in prossimità dei livelli attuali, per aumentare gradualmente verso il 2% nel medio-lungo termine. La Bce è fermamente determinata a mantenere i tassi bassi e ad intervenire ulteriormente se necessario. La Banca centrale europea ha limato la sua stima per l'inflazione in Eurolandia nel 2014, attesa all'1%. Le stime danno un 1,3% per il 2015 e, estendendosi per la prima volta fino all'anno successivo, un 1,5% per il 2016. Le stime precedenti indicavano 1,1% per il 2014 e 1,3% per il 2015».
Rosy Merola