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Renzi «Sostegno a Letta ma lui faccia contenti gli italiani, non solo il Pdl»

Davide Scaglione
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Renzi «Sostegno a Letta ma lui faccia contenti gli italiani, non solo il Pdl»
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FIRENZE, 06 LUGLIO 2013-«Questa storia che io sono contro Letta è una barzelletta perfetta. Se Letta fa bene - e io lo spero - l'Italia sta meglio. E io prima di essere sindaco e candidato, sono cittadino italiano e voglio che Letta faccia bene». Matteo Renzi, in un’intervista rilasciata a Rainews24, ribadisce l’appoggio al governo e riconosce l’arduo compito del premier: «Lo voglio vedere tutti i giorni a far contenti Brunetta e Schifani... Ma l'importante è che faccia contenti gli italiani. Ha giocato una bella partita in Europa».

Sul momento del Partito democratico il sindaco di Firenze ammette: «Ora c'è la rassegnazione. Sta passando il messaggio che ormai non ce la faremo più. Io credo che il Pd debba prendere per mano l'Italia e dirle "cara Italia, ce la si può fare". La vera sfida non è capire cosa fa Renzi, ma loro sono preoccupati solo di cosa faccio io, è una assurdità. La vera sfida è rimettere in circolo un po' di speranza. Questo è un Paese infinito, non finito. Ma l'Italia deve smettere di avere dei politici che si guardano l'ombelico e inizino invece a guardare l'orizzonte».

Per Renzi «il Pd ha una responsabilità enorme, che non è quella di mettersi a discutere di correnti e correntine ma di spiegare come fare per far riprendere il paese». Nessuna rifondazione secondo il primo cittadino di Firenze «Il Pd deve fare il Pd, punto. Non deve essere la versione 2.0 di qualcosa che già c'era, ex Pci o ex Dc. E non deve neppure essere qualcosa di assolutamente diverso». Su Guglielmo Epifani «Non ho niente da dirgli, ma se vogliamo incontrarci lo ascolto volentieri. Non voglio dargli noia e rompergli le scatole. Lui ha un compito, di convocare il congresso e lo statuto del Pd prevede che sia convocato entro il 7 novembre, faccia lui. Le regole ci sono già, vogliono cambiarle? Bene, hanno bisogno di fare un'assemblea, di cui io non faccio parte, la facciano e se hanno la maggioranza cambino le regole, ma lo facciano entro il 7 novembre».

Renzi si è così espresso circa la propria candidatura «Deciderò cosa fare quando il segretario Epifani dirà quali sono le regole: se sono primarie aperte è un film, se sono solo per gli iscritti è un altro». Quanto alla necessità che i Democratici avrebbero di guardare al centrodestra e conquistarne gli elettori, Renzi sottolinea: «Se non prendi i voti dei delusi succede che perdi le elezioni e poi ti tocca prendere i voti di Brunetta e Schifani. Io preferisco prendere i voti dei delusi del centrodestra alle elezioni».

Riguardo a un eventuale rischio di ritornare al voto senza la riforma della legge elettorale, commenta: «Pare ci sia poca voglia di andare a votare da parte del Parlamento, li abbiamo eletti ora, governassero. Quello che è fondamentale è che ci sia una legge nuova: sono in grado di farla? Hanno promesso a Napolitano che la fanno subito. Serve una legge elettorale che ti dica semplicemente che uno ha vinto e uno ha perso e di poterlo sapere la sera del voto». [MORE]

Davide Scaglione


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Scritto da Davide Scaglione

Giornalista di InfoOggi

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