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TARANTO, 29 MAGGIO 2014 - Dopo aver vinto le elezioni europee, Matteo Renzi si riattiva subito: il primo argomento nella segreteria del PD è il delicato argomento della questione Ilva. Il giudizio del Premier è fortemente negativo nei confronti dei commissari straordinari. Per Renzi, se in passato l'Ilva riusciva comunque a pagare fornitori e dipendenti, la situazione è radicalmente cambiata dopo l'arrivo dei commissari.
Un caso? Certo che no! 80 milioni di Euro è la perdita netta dell'Ilva ogni 30 giorni e la situazione non sembra migliorare. La situazione è poi peggiorata dopo la morte di Emilio Riva, il patron del polo siderurgico. D'altra parte, il commissario sta per andarsene il prossimo 4 Giugno.[MORE]
Il terrore del PD è che il commissario staordinario stia creando il piano di rientro per il periodo 2014-2016 basato sui debiti. Tre le voci inserite nel piano: l'aumento di capitale per un miliardo e ottocentomilioni di Euro, prestiti bancari per un miliardo e cinquecento milioni di Euro e altre risorse che dovrebbero provenire dal Governo dopo l'approvazione del piano ambientale.
"(...) il rischio di uno spezzatino con l'Ilva di Novi e quella di Genova a disposizione dei privati e Taranto a Mittal che ne ridurrebbe la produzione a 5 milioni di tonnellate tagliando l'occupazione. Altra ipotesi è il ricorso alla legge Marzano. Ma in entrambi i casi bisognerebbe riscrivere il decreto, abbassandone gli obiettivi sul piano ambientale, industriale e occupazionale" è l'analisi del senatore Massimo Mucchetti del PD.
In ogni caso, il Governo dovrà darsi una mossa: il tempo stringe e la vertenza è ormai in atto.
(bari.repubblica.it)
Annarita Faggioni