Politica

Renzi incontra Putin al G20: "No a isterismi, serve strategia ampia con coinvolgimento Usa e Russia"

ANTALYA, 16 NOVEMBRE 2015 - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dal G20 in Turchia invita all'unità nella lotta al terrorismo, ma anche al buonsenso e a non lasciarsi trasportare dalle isterie e reagire in maniera scomposta a quanto accaduto a Parigi. "Isterismi" non servono, dice, così come inutili sono "alcuni toni" usati anche in Italia. Serve, insomma, una visione strategica che tenga insieme le diverse 'partite' in Medio Oriente, dall'Iraq alla Siria, dall'Afghanistan alla Libia. Solo così si può scegliere la strada da seguire con la "saggezza e la determinazione" a cui fa riferimento Renzi.

Concetto ribadito questa mattina nell'incontro con il presidente russo Vladimir Putin: "Da tempo diciamo che serve una strategia e non solo una reazione di fronte al terrorismo, un dramma che non riguarda solo un Paese" ma molti, "fino alla super emergenza Siria e Iraq", ha spiegato Renzi conversando con i giornalisti a margine del G20, dopo il bilaterale con il presidente russo. "Sono certo che l'unità tra tutti noi sia decisiva per la lotta al terrorismo", ha aggiunto Renzi. [MORE]

E riferendosi alla politica interna: "Abbiamo mandato un messaggio di unità ieri con tutte le forze politiche. Di fronte al terrorismo è bene che le polemiche interne tra i partiti si abbassino di un tono". E ancora: "É bene che le polemiche interne tra i partiti si abbassino di tono, ci sia più attenzione a mostrarsi uniti. L'Italia è un grande Paese, ha già sconfitto il terrorismo interno e le stragi mafiose, ha la forza per affrontare senza sottovalutare ma con grande determinazione questa fase che stiamo vivendo".

Per questo Renzi ha espresso la propria disponibilità alla possibilità di incrementare le risorse per la sicurezza: "La legge di stabilità entra in parlamento con più soldi rispetto al passato. Se poi il parlamento vuole aumentare i fondi siamo ben disposti a discuterne".

Insomma, il Governo sarebbe al lavoro per destinare più risorse alla sicurezza. Una trattativa, secondo quanto si apprende, per aumentare i fondi era già in corso e si starebbe ora accelerando dopo i tragici fatti di Parigi. I finanziamenti aggiuntivi dovrebbero arrivare come emendamento alla legge di Stabilità, nel secondo passaggio alla Camera, tra qualche settimana.

Ma da Roma arrivano segnali opposti alla collaborazione, come dimostra lo scontro durissimo tra Angelino Alfano e Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno ha ipotizzato che il leader della Lega sia dispiaciuto che le stragi di Parigi non abbiano avuto per teatro l'Italia, privando così il Caroccio della possibilità "di fare un po' di caciara e guadagnare un po' di voti". "A volte ho la sensazione dopo aver ascoltato Salvini che quasi quasi il suo dispiacere sia che l'attentato non sia successo in Italia, che in Italia non succeda nulla" ha detto il titolare del Viminale.

Pronta è arrivata la risposta della Lega che ha definito "allucinanti e irresponsabili" le dichiarazioni di Alfano. "Un ministro dell'Interno che pronuncia frasi di questo tipo deve essere subito rimosso" hanno rincarato i capigruppo Massimiliano Fedriga e Gianmarco Centinaio: "Un Paese civile non può tenere un ministro del genere. Inoltre proprio oggi Paesi come la Serbia testimoniamo che tramite l'arrivo di clandestini della rotta balcanica sono passati anche terroristi e la denuncia di Matteo Salvini, che allertava da tempo il rischio di infiltrazione di estremisti, trova drammaticamente conferma". Alfano sarebbe il personaggio che garantisce la sicurezza dei cittadini? L'uomo senza quid si faccia da parte: #alfanodimettiti".

Tiziano Rugi