Politica

Renzi, in intervista annuncia lo stop "a sacrifici e nuove tasse". Riforme come strada per ripartire

ROMA, 5 APRILE 2015 - Il premier Matteo Renzi, in intervista al Messaggero, dichiara la ferma convinzione di allontanare le ombre di nuove tassazioni e procedere con le riforme per assicurare la ripartenza del Paese. [MORE]

"L'Italia può ripartire" afferma il premier Renzi, "dopo tanti sacrifici, e gli italiani ne hanno fatti anche troppi, ci siamo davvero". Tra le rassicurazioni del leader Pd, l'assenza di nuove tassazioni, il futuro, "pronto intervento" del governo sul tema intercettazioni e l'esclusione di aumenti per l'Iva nel 2016.

RIFORME, CONTRASTI CON MINORANZA PD E "ROMA"

Puntare su famiglie e imprese per favorire l'occupazione, mediante riforme concrete, sarà la via che percorrerà il governo, ribadisce Renzi, che, sul tema dei contrasti politici sostiene "io sono disposto a mediare sempre, ma deve essere utile al Paese, non per una corrente del partito" e riguardo all'opposizione di Bersani e della minoranza dem dichiara "se qualcuno pensa di utilizzare una parola drammatica come scissione perchè non è d'accordo su un dettaglio, peraltro secondario, di una legge elettorale... non è un problema mio" aggiungendo "se qualcuno vuole andarsene per gravi dissensi sulla linea politica, parliamone". Interpellato sulla situazione del Partito democratico nella Capitale, il premier ha asserito "il Pd romano oggi si sta rimettendo in piedi anche grazie al lavoro di persone come Barca. Dunque no, il pericolo per Roma non è il Pd, ma l'idea che si possa continuare ad andare avanti come si è sempre fatto. La stagione della rendita è finita anche per Roma."

EXPO E IL GIUBILEO

Il primo ministro ha affrontato la questione Expo e la partecipazione dello Stato al Giubileo indetto da Papa Francesco. In merito "all'occasione milanese" ha ribadito l'aura "miracolosa" detenuta dall'effettivo avvio dell'evento, dati gli scandali e le condizioni generali, sostenendo "non credo che Expo sia terribilmente indietro. Se guardiamo alla storia delle esposizioni universali sappiamo che tutte sono partite non al completo e la situazione non è drammatica come qualcuno racconta. Avrei preferito che Milano facesse eccezione ma per come abbiamo trovato la situazione dico che è un miracolo che questa Expo si faccia." Ha toccato anche il tema del Giubileo straordinario, indetto dal Vaticano per l'otto dicembre prossimo, il premier dichiarando "mi piacerebbe che fosse il Giubileo dei grandi ideali" e evidenziando "non sarà il Giubileo delle grandi opere, come quello del 2000" per poi ribadire la volontà di collaborare con il Vaticano, anche economicamente, costi che risulterebbero irrisori, "per Roma e per l'Italia... rispetto al ritorno turistico ed economico".

Fonte foto: newspage.it

Ilary Tiralongo