Politica
Renzi: "Impegno italiano in Libia solo se richiesto da un governo legittimato"
CATANZARO, 5 MARZO 2016 - Matteo Renzi, nella e-news settimanale destinata agli iscritti del Pd, affronta la delicata questione in Libia e pone l'accento su un eventuale "impegno italiano" solo se richiesto da "un governo legittimato". Il Premier, inoltre, chiarisce che un ipotetico intervento in Libia "avrebbe necessità di tutti i passaggi parlamentari e istituzionali necessari". Chiarite dunque le condizioni necessarie affinché l'Italia possa impegnarsi militarmente su richiesta di un esecutivo legittimato della Libia, Renzi lancia un monito: "non è il tempo delle forzature, ma del buon senso e dell'equilibrio: queste le nostre parole d'ordine, ben diverse da chi immagina di intervenire in modo superficiale e poco assennato".
Il Premier redarguisce anche i media che, stando alle sue dichiarazioni, "si affannano a immaginare scenari di guerra italiana che non corrispondono alla realtà". Renzi definisce la situazione in Libia "molto delicata", mentre descrive "in pieno svolgimento" il lavoro delle Nazioni Unite "per raggiungere un accordo solido e stabile sul governo" e afferma quanto segue: "Abbiamo bisogno di una soluzione equilibrata e duratura. Solo a quel punto potremo valutare, sulla base della richiesta di un governo legittimato - chiarisce ulteriormente - un impegno italiano, che comunque avrebbe necessità di tutti i passaggi parlamentari e istituzionali necessari".
[MORE]
Riguardo i due connazionali italiani italiani che hanno perso la vita a Sabrata lo scorso 3 marzo per opera di milizie irregolari, Renzi esprime cordoglio ai familiari delle vittime e scrive che la guerra "è una parola drammaticamente seria per essere evocata con la facilità con cui viene utilizzata in queste ore da alcune forze politiche e da alcuni commentatori". Al termine dell'e-news, il Premier annuncia il "rientro in Italia in queste ore" di Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, i due ostaggi italiani rapiti nel luglio 2015 e liberati ieri, la cui sorte non è stata drammatica quanto gli altri due colleghi.
Luigi Cacciatori
Immagine da blitzquotidiano.it