Politica

Renzi sulla manifestazione a Roma: "Ci confronteremo, ascolteremo, ma poi andremo avanti"

ROMA, 26 OTTOBRE 2014 – «Quando ci sono manifestazioni come queste non c'è da dire nulla ma ascoltare una piazza bella, importante. Ci confronteremo, ascolteremo, ma poi andremo avanti, non è pensabile che una piazza blocchi paese». Lo ha detto al Tg3 il premier Matteo Renzi, a Firenze per la Leopolda, insieme ai membri della maggioranza del PD.

[MORE]

Renzi sulla manifestazione a Roma

Il Premier sarebbe deciso a continuare a seguire la strada fin’ora intrapresa, senza farsi spaventare nemmeno dal fantasma dello sciopero generale, di cui tanto si è parlato di recente. «Non è pensabile –ha dichiarato Renzi– che una piazza blocchi il paese». Sulla spaccatura del PD, ieri diviso fra Piazza San Giovanni a Roma e il palco della Leopolda a Firenze, Renzi ha dichiarato: «Sono due anime diverse ma rispettabili, un grande partito ha il dovere di avere opinioni diverse». «Quando sono stato minoranza –ha poi aggiunto Renzi– non sono scappato, poi ho vinto il congresso e le parti si sono invertite. Ascolto e rispetto chi era in piazza a manifestare». La coesistenza all’interno del PD fra Davide Serra e Stefano Fassina, per l’ex sindaco fiorentino non è solo una possibilità, ma una necessità imprescindibile. E’ infatti in questa maniera che, quando il popolo italiano è stato chiamato alle urne per le europee, «il Pd ha preso il 40%» e ciò è stato possibile grazie al fatto che «le persone che andavano in tv a far polemica sono state messe ai lati».

Sulla durata del suo ruolo come Capo del Governo, nello rispetto del concetto di ricambio generazionale promosso dall’iniziativa che lui stesso ha creato nell’ex stazione di Firenze, Renzi ha dichiarato: «Io al massimo faccio due mandati nello spirito della Leopolda. Al massimo arrivo al 2023».

(foto www.gdp.ch)

Elisa Lepone