Politica
Renzi, gli "80 euro" sono solo l'inizio del cambiamento. Grillo Uno sciacallo sulla vicenda Piombino
GENOVA, 05 MAGGIO 2014 - Matteo Renzi continua senza sosta la sua campagna elettorale per le prossime europee ed amministrative focalizzando nuovamente l’attenzione sugli scontri - diverbi avvenuti nelle ultime settimane con gli altri schieramenti politici.
Per l’attuale Presidente del Consiglio al momento ci sono due gruppi animati da sentimenti completamente opposti. C’è chi punta sulla rabbia e sul fallimento del nostro paese e chi invece vuole affidarsi alla speranza che qualcosa possa davvero cambiare. “Prima c’erano falchi e colombe, ora i gufi e gli sciacalli” proprio con queste parole Matteo Renzi ha illustrato la sua campagna elettorale alla direzione del Partito Democratico. La sua richiesta è quella di essere votato affinché si possa tentare di cambiare l’Europa e di conseguenza l’Italia affidandosi al Partito Democratico.[MORE]
Renzi non ha dubbi: è importante discutere e confrontarsi, affinché il dialogo possa diventare la spinta per andare avanti e concretizzare quelle riforme fondamentali per cambiare l’Italia. Il premier è tornato ancora una volta sulla questione degli “80 euro” che considera come una sorta di “antipasto, l’inizio del cambiamento, il tentativo di cominciare a restituire al ceto medio ciò che gli spetta di diritto”.
Sulla delicata questione della riforma costituzionale ha sottolineato che il voto è nuovamente slittato a dopo le campagne europee per “evitare lo scontro”, ma che la riforma si realizzerà. Durante il dibattito non è mancato l’attacco al M5S capitanato da Beppe Grillo, che ha etichettato come uno sciacallo prendendo in considerazione l’episodio di Piombino quando la voce del M5S ha invitato i lavoratori a ribellarsi ai sindacati.
Anche sulla questione “immigrazione” Renzi ha le idee chiare: “difendiamo Mare nostrum” anche se il ruolo dell’Europa nella complicata questione del mar Mediterraneo deve cominciare a farsi sentire.
Per Renzi la cosa più importante da attuare quanto prima è lasciare che l’Italia cominci “a fare quello che deve fare anche per l’Europa il cammino è più semplice”.
Emanuele Ambrosio