Renzi dalla Merkel: "Non siamo gli alunni da mettere dietro la lavagna"
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ROMA, 17 MARZO 2014- Il premier Matteo Renzi ha rilasciato un’intervista al Tg5 poco prima di partire per Berlino, dove oggi pomeriggio incontrerà la cancelliera tedesca Angela Merkel. Renzi ribadisce: “Non è un esame. Non siamo gli alunni somari da mettere dietro la lavagna”.
“Ad Angela Merkel voglio semplicemente mostrare il percorso di riforme che l’Italia ha in testa, un percorso che non ha fatto nessuno in Europa in questo tempo” dice il Presidente del Consiglio, e aggiunge che “se facciamo bene il nostro dovere, noi saremo alla guida dell’Europa e non l’ultimo vagone tra quelli ritardatari”. Renzi si butta su una serie di metafore già note, ma che fanno sempre presa. Lo fa probabilmente per cercare di smorzare discorsi che vedono questo incontro come un esame per il nuovo governo italiano. Renzi ha già incontrato Angela Merkel, ricevuto la prima volta in forma privata a Berlino dalla Canecelliera quando ancora era solo sindaco di Firenze e la seconda in un breve incontro al recente vertice europeo d’emergenza sulla questiona Ucraina. Il loro terzo incontro era già fissato, non è stato cercato né dall’uno né dall’altra: Renzi l’ha ereditato dal governo Letta. Probabilmente il premier non è troppo preoccupato anche perché sa di godere della stima della Merkel, che, come sostiene il direttore di Die Welt Thomas Schmid, lo apprezza per la sua “audacia”.
Obiettivo di oggi per Renzi sarà quello di ottenere una certa flessibilità per quanto riguarda il rapporto Pil/deficit, magari innalzandolo di qualche decimale, dal 2,6% al 2,8%. Pronto a riconfermare gli impegni presi e le riforme in agenda, Renzi punta a questo lieve ma significativo innalzamento per tagliare il costo del lavoro e favorire la ripresa dei consumi.
Federica Sterza
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