Economia

Renzi commenta dati Istat sull'occupazione: "Nel II trimestre 2016 più 189mila posti di lavoro"

ROMA, 12 SETTEMBRE - "Nel II trimestre 2016 più 189 mila posti di lavoro. Da inizio nostro governo: più 585 mila. Il #JobsAct funziona". Lo scrive su twitter il premier Matteo Renzi a commento dei dati diffusi oggi dall'Istat.

Secondo l'Istituto di Statistica Nazionale, "nel secondo trimestre del 2016 l'occupazione complessiva cresce in modo sostenuto rispetto al trimestre precedente (+0,8%, 189 mila), con una dinamica positiva che, con diversa intensità, riguarda tutte le tipologie: i dipendenti a tempo indeterminato (+0,3%), quelli a termine (+3,2%) e gli indipendenti (+1,2%). A livello territoriale, l'aumento è maggiore nel Mezzogiorno (+1,4%) in confronto al Centro (+0,8%) e al Nord (+0,6%)".

Il tasso di occupazione - prosegue l'Istat - "sale di 0,5 punti, soprattutto per i 15-34enni (+0,8 punti) e per i 50-64enni (+0,6 punti). Le tendenze più recenti, misurate dai dati mensili relativi a luglio 2016 mostrano, al netto della stagionalità, un'interruzione della tendenza positiva registrata nei quattro mesi precedenti", con un calo degli occupati concentrato nella componente indipendente, a fronte di una sostanziale stabilità dei dipendenti.[MORE]

Stando a quanto appreso dalla nota dell'istat, mettendo a confronto i dati del secondo trimestre del 2016 con lo stesso periodo dell'anno precedente, si registra "una crescita complessiva di 439 mila occupati su base annua; un aspetto rilevante dell'espansione occupazionale è dato dalla significativa crescita degli occupati giovani di 15-34 anni (+223 mila su basa annua) che si affianca al perdurante incremento degli over 50. La crescita è più accentuata per i dipendenti, sia a tempo indeterminato (+308 mila) sia a termine (+72 mila), ma torna ad interessare anche il lavoro indipendente, esclusivamente tra gli autonomi senza dipendenti. L'incremento è consistente sia per il tempo pieno sia per il lavoro a tempo parziale, soprattutto quello di tipo volontario. La crescita è sensibile anche per la componente femminile (+180 mila) concentrata soprattutto nel Nord del Paese".

Nel secondo trimestre 2016 scendono al 22,3% i ragazzi che non sono impegnati a scuola né a lavoro. I Neet (Not in Education, Employment or Training), erano pari al 25% nel secondo trimestre del 2013. "Sono diminuiti di 252 mila unità in un anno", afferma l'Istat.

Luigi Cacciatori

Immagine da gds.it