Renzi ai magistrati: «Basta con strapotere delle correnti. Italia patria del diritto non di ferie»
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ROMA, 25 GENNAIO 2015 - Ieri l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Oggi, in replica ad alcune critiche, nella fattispecie quelle provenienti da Torino, dove il procuratore generale Marcello Maddalena ha contestato l’operato del governo Renzi paragonando il premier al “Napoleon” di Orwell, è intervenuto lo stesso presidente del Consiglio.
«L'Italia che è la patria del diritto prima che la patria delle ferie, merita un sistema migliore. La memoria dei magistrati che sono morti uccisi dal terrorismo o dalla mafia ci impone di essere seri e rigorosi. Non vogliamo far "crepare di lavoro" nessuno, ma vogliamo un sistema della giustizia più veloce e più semplice. E, polemiche o non polemiche, passo dopo passo, ci arriveremo».
Il premier continua l’attacco e su Facebook scrive: «Bisogna anche valorizzare i giudici bravi, dicendo basta allo strapotere delle correnti che oggi sono più forti in magistratura che non nei partiti. Oggi - ha scritto Renzi - di nuovo le contestazioni di alcuni magistrati che sfruttano iniziative istituzionali (anno giudiziario) per polemizzare contro il Governo. E mi dispiace molto perchè penso che la grande maggioranza dei giudici italiani siano persone per bene, che dedicano la vita a un grande ideale e lo fanno con passione. Ma trovo ridicolo, e lo dico, senza giri di parole, che se hai un mese e mezzo di ferie e ti viene chiesto di rinunciare a qualche giorno, la reazione sia "il premier ci vuol far crepare di lavoro"».[MORE]
«Noi - chiarisce Renzi - vogliamo solo sentenze rapide, giuste. Un Paese civile deve avere una sistema veloce, giusto, imparziale. Per arrivare rapidamente a sentenza, bisogna semplificare, accelerare, eliminare inutili passaggi burocratici, andare come stiamo facendo noi sul processo telematico, così nessuno perde più i faldoni del procedimento come accaduto anche la settimana scorsa».
(Immagine da giornalettismo.com)
Giovanni Maria Elia