Renzi accetta l'incarico di Presidente del Consiglio con riserva, dando già diverse scadenze
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Renzi accetta l'incarico di Presidente del Consiglio con riserva, dando già diverse scadenze

lunedì 17 febbraio, 2014

ROMA, 17 FEBBRAIO 2014- Matteo Renzi ha accettato con riserva l’incarico di Presidente del Consiglio conferitogli dal Capo dello Stato. Uscito da quasi un’ora e mezza di colloquio con il presidente Giorgio Napolitano, Renzi è apparso sicuro di sé parlando già di diverse scadenze in merito alle riforme istituzionali da raggiungere nei prossimi mesi.
 

“Buongiorno a tutti, buon lavoro. Ho ricevuto dal signor Presidente della Repubblica l’incarico di provare a formare il nuovo governo. Ho accettato come sapete con riserva la responsabilità ed anche il senso dell’importanza e rilevanza di questa sfida. Ho ringraziato il Presidente della Repubblica e gli ho assicurato che metterò in questa difficile situazione tutto l’impegno e l’energia di cui sarò, saremo capaci”. Esordisce così il neo eletto Presidente del Consiglio Matteo Renzi, lasciando trasparire non poca tensione. Ricorda poi gli impegni delle prossime ore: l’incontro con i Presidenti di Camera e Senato, il viaggio a Firenze “per i necessari adempimenti istituzionali” nella sua città, per poi in serata tornare subito a Roma e domani “iniziare le consultazioni formali ed ufficiali”. “L’impegno che ci siamo prefissi è un impegno molto serio” ricorda Renzi, sottolineando che il Presidente della Repubblica gli ha illustrato l’esito delle consultazioni di questi giorni. “Pertanto, prima di qualsiasi discussione è fondamentale che le forze politiche della maggioranza per quello che riguarda il governo e di tutto l’arco istituzionale per quello che riguarda le riforme, siano ben consapevoli dei prossimi passaggi. Significa ciò avere nelle prossime ore una straordinaria attenzione ai contenuti e alle scelte da fare”. E prosegue: “La piattaforma con la quale discuteremo assieme alle forze politiche è quella che prevede entro il mese di febbraio un lavoro urgente sulle riforme costituzionali da portare all’attenzione del Parlamento e da subito dopo nei mesi successivi immediatamente nel mese di marzo la questione del lavoro, nel mese di aprile la riforma della pubblica amministrazione e nel mese di maggio quella del fisco”. “Abbiamo intenzione di lavorare molto sui contenuti, prima di ogni discussione” dice in modo molto risoluto Renzi. Resta vago sulla questione della composizione di governo, prendendo tempo. “Ci prendiamo il tempo necessario sapendo che fuori da qui il senso dell’urgenza è straordinariamente delicato e importante ma anche altrettanto vero che un orizzonte di legislatura come quello che ci diamo necessita di qualche giorno di tempo per arrivare a sciogliere la riserva”.
 

Conclude dicendo: “Per quanto mi riguarda assicuro al Presidente, alle forze politiche e soprattutto agli Italiani che stanno assistendo a questa crisi di governo che metterò tutto il coraggio, l’impegno e l’entusiasmo di cui sono capace partendo dall’emergenza più importante che è quella che riguarda l’emergenza del lavoro, dell’occupazione e in qualche modo anche della rassegnazione.”
 

Federica Sterza

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