Politica

Renzi a Radio Anch'io:"Il referendum è sul futuro del Paese, non il mio"

ROMA, 07 Ottobre - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto nella storia trasmissione settimanale di Radio Rai 1, Radio Anch'io, ed è tornato a parlare del referendum e del futuro, suo e del Paese. Il premier ha dichiarato che in ballo non ci sarebbe la stabilità politica del suo governo o il suo futuro come politico, quanto quello dell'Italia stessa.

"Il referendum è sul futuro del paese e non sul mio". Matteo Renzi ridimensiona così le parole emerse dall'incontro con Confidustria a Torino. Voci di corridoio, infatti, dichiaravano una frase che il premier si sarebbe lasciato scappare: "Se perdo cambio mestiere".

[MORE]

Archiviata brevemente la questione, Renzi sposta la sua attenzione su D'Alema, fiero sostenitore del No. "D'Alema usa il referendum per rientrare in partita, vota no convinto di poter rappresentare il futuro. Il governo sta facendo cose che sono state rinviate per 20-30 anni". L'onorevole D'Alema ha dichiarato nei giorni scorsi che non parteciperà ad alcun "Rodeo TV" con il premier.

Sempre parlando di D'Alema, il presidente del Consiglio ha dichiarato: "È vero, D'Alema è contro ma questa non è una discussione dentro il PD, c'è gente di destra, ma anche di Grillo, che voteranno si. Chi vuole meno costi è chiamato ad una domanda secca. Si può discutere se i risparmi sono 50 o 500 milioni, io ho dedicato una trasmissione a dimostrare, calcolatrice in mano, che sono 500 milioni ma comunque nessuno mette in discussione che c'è una diminuizione dei costi".

Tornando sui parlamentari e l'immunita, Renzi ha sottolineato: "Non è un derby tra Renzi ed il resto del mondo ma dell'Italia contro la vecchia guardia. Se vince il no l'immunità resta per 945 persone con il sì scende a 730 persone, quindi il numero diminuisce". 

Il Titolo V e la riforma dello stesso sono stati oggetto della discussione. Renzi ha risposto ad una domanda pervenuta dal pubblico sulle province e sull'effetto, secondo l'ascoltatore, nullo della riforma di esse. Il premier ha risposto: "Le province sono in Costituzione e finchè non cambia devono restare, quindi chi vuole abolirle deve votare si."

Renzi conclude con il DDL giustizia, facendo notare che ci sono molte cose buone nel decreto e molti giudici sono a favore. "Decideremo se mettere la fiducia sulla base della discussione parlamentare. Il presidente Davigo ha chiesto di incontrare me e il ministro, volentieri ascolteremo le motivazioni dell'Anm".

Leonardo Cristiano

immagine da: ilsole2ore.com