Politica
Regioni: Scalzo, avvicinare l'Europa ai territori
CATANZARO, 14 FEBBRAIO 2015 - Il presidente del Consiglio regionale, Tonino Scalzo, ha partecipato a Bruxelles alla sessione inaugurale plenaria del nuovo Comitato delle Regioni che si e' appena insediato per il quinquennio 2015-2020 (sesto mandato). L'organismo, composto dai rappresentanti degli enti locali e regionali dei 28 Paesi dell'Unione europea, e' la sede istituzionale deputata a esprimere le istanze provenienti dalle comunita' locali, sulle cui attivita' normative e amministrative incide oltre il 75 per cento di direttive e regolamenti comunitari. Il rappresentante di Palazzo Campanella e' uno dei nuovi membri dell'organismo, designati dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali. Nella qualita' di componente della delegazione italiana, Scalzo ha preso parte all'elezione dell'ufficio di presidenza del Comitato che sara' guidato dal finlandese Markku Markkula. [MORE]
La tre giorni di intensa attivita' politico-istituzionale e' proseguita con l'intervento dinanzi al Comitato del vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, nonche' con il voto su numerosi pareri. Il presidente Scalzo ha altresi' partecipato alla seduta di insediamento della commissione Enve (Ambiente, cambiamenti climatici ed energia) di cui e' componente. "Siamo soddisfatti - ha affermato Scalzo - della concretezza del lavoro svolto in questi giorni dal Comitato.
L'insediamento degli organismi era il passaggio propedeutico all'avvio di un'attivita' istituzionale indispensabile per ridurre le distanze tra le comunita' locali e l'Unione europea. Spesso i provvedimenti approvati dalla Commissione sono immediatamente applicabili ad alcune aree del vastissimo territorio dei nostri 28 Stati ma non ad altre, per le profonde differenze esistenti tra le realta' locali sul piano ordinamentale, sociale, culturale ed economico. La Conferenza delle Regioni dovra' svolgere un delicato ruolo di 'camera di compensazione' per arrivare a una sintesi degli interessi delle diverse comunita'. Solo in questo modo - ha concluso il presidente dell'Assemblea legislativa calabrese - potremo effettivamente ridurre il gap tra le aree come il Mezzogiorno d'Italia e quelle piu' evolute del Vecchio continente, procedendo al contempo a un cambio di passo sul piano della programmazione comunitaria in Calabria". (Agi)