Politica

Regione: Uil, discontinuita' e competenze per il rilancio

CATANZARO, 2 DICEMBRE 2014 - Discontinuita' con il passato, promozione del merito, competenza e massima trasparenza. Sono questi, per la Uil Calabria, i pilastri sui quali e' di fondamentale importanza che si poggi l'azione di governo del neo eletto presidente della giunta regionale. [MORE]

"A Mario Oliverio - sottolinea il segretario generale Santo Biondo - formuliamo i migliori auguri, nella speranza che la sua guida si dimostri capace di portare fuori dalle secche economiche, politiche e sociali la Regione Calabria. Al governatore, cui lasciamo i tempi tecnici per la formalizzazione della sua squadra di governo, vogliamo offrire un'apertura di credito e, allo stesso tempo, lo esortiamo ad avviare un tavolo di confronto permanente con le organizzazioni sindacali sulle riforme necessarie per la ripresa del territorio calabrese. Noi abbiamo le idee chiare sul futuro. Sappiamo che la Calabria puo' voltare pagina solo mettendo in archivio i vecchi sistemi di gestione della cosa pubblica. Solo una chiara e netta rottura con il passato puo' rimettere in moto quei processi di sviluppo che si sono inceppati, che sono stati ingessati dalle clientele e dalla mala gestione. Siamo convinti che la prima riforma a costo zero sia quello di trasformare la "Cittadella regionale" in un vero e proprio palazzo di vetro.

Una casa trasparente che sia in grado di recuperare la sensibilita' dei cittadini verso la politica e, allo stesso tempo, recuperare quello strappo sociale rappresentato dall'alta percentuale di astensionismo che, in una regione come la Calabria che e' schiacciata dallo strapotere della 'ndrangheta, e' un dato allarmante". Per la Uil Calabria Mario Oliverio "deve essere il presidente di tutti i calabresi e non soltanto di quel 40% che e' andato alle urne. Il governo regionale dovra' essere in grado di mettere in campo le competenze migliori per mettere mano e risolvere, nel piu' breve tempo possibile, i problemi ancora aperti in alcuni settori strategici dell'economia calabrese. Per la Uil, infatti, e' prioritario affrontare e dare soluzione alla macchina della tutela ambientale. Per la Calabria e' di primaria importanza avere un sistema dei rifiuti funzionante e, soprattutto, attivare una politica di controllo del territorio che allontani il rischio di una contaminazione da rifiuti tossici. Siamo convinti che per affrontare il problema urgente della raccolta dei rifiuti non sia piu' rinviabile il passaggio alla differenziata incentivata".

"Una svolta decisa rispetto al passato - secondo il sindacalista - che, offrendo un incentivo ai cittadini calabresi, sia anche in grado di creare una filiera produttiva capace di migliorare il servizio e creare occupazione, tirando fuori dal precariato e dal bacino degli ammortizzatori in deroga migliaia di calabresi. Per la Uil calabrese, poi, e' urgente un cambio di passo nella gestione del comparto sanitario. Una rivoluzione manageriale che, con il supporto economico e finanziario del governo, sia in grado di fermare l'emigrazione sanitaria e di restituire alla Calabria pratiche sanitarie sempre piu' europee. La nostra regione - evidenzia il segretario generale calabrese della Uil - deve essere in grado di investire in salute. Si dovra', pertanto, riorganizzare complessivamente il sistema salute, intercettando i cambiamenti in corso, rivedendo profondamente la sua governance e ricorrendo a un ineludibile soccorso aggiuntivo di risorse per rendere finalmente adeguato questo importante servizio pubblico. Sui Fondi europei, infine, riteniamo sia venuto il momento di un cambio di passo per recuperare il tempo perduto. La Calabria non puo' permettersi di restituire questi fondi all'Europa, ma deve essere in grado di progettare bene la programmazione 2014-2020, e non sciupare le opportunita' che gli sono state offerte con la programmazione precedente, solo dal massimo utilizzo di queste risorse e' possibile creare occupazione per i tanti giovani e disoccupati calabresi.

La nostra regione ha bisogno di infrastrutture, dall'alta velocita', al porto di Gioia Tauro e alla banda larga, ed in questo l'amministrazione regionale deve investire. Il governo regionale deve essere in grado di fare anche un gesto di umilta' che non faccia perdere ai suoi concittadini l'ultimo treno dei fondi comunitari. Se la Regione vuole cambiare davvero non deve aver paura, nella gestione della partita europea, di cedere una quota parte della propria autonomia e affidarsi al Governo che a piu' riprese ha detto di volersi impegnare per il riscatto di questa terra, della quale dovra' assumere la gestione delle tante emergenze, ad iniziare da quelle occupazionali. La Uil, che si sta preparando con convinzione allo sciopero generale del 12 dicembre, non intende inseguire il Premier in giro per l'Italia ma e' tuttavia convinta che il Mezzogiorno e la Calabria in particolar modo abbiano una ragione in piu' per aderire alla manifestazione nazionale - conclude Santo Biondo - in quanto in una regione stretta nella morsa della disoccupazione, della criminalita' organizzata e di un precariato istituzionalizzato e diffuso parlare di jobs act appare quasi semplicistico".

(fonte: AGI)