Regione: Sulla, accelerare le procedure legge regionale del 5 novembre 2009 n. 40
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- Reggio Calabria, 28 ott. - "Bisogna assolutamente accelerare le procedure per rendere efficace la legge regionale del 5 novembre 2009 n. 40 sulle attivita' estrattive in Calabria". E' quanto chiede il consigliere regionale del Pd Francesco Sulla, che nel 2009, quando la legge e' stata approvata dal Consiglio regionale, ricopriva l'incarico di assessore regionale alle Attivita' produttive. [MORE]
"Noi abbiamo approvato - puntualizza Sulla - una legge importante, ma il previsto regolamento attuativo della legge purtroppo e' stato approvato dall'attuale Giunta regionale con oltre un anno di ritardo. Bisogna ancora predisporre il piano regionale delle attivita' estrattive (PRAE) che, come prevede l'articolo 6 della stessa legge, costituisce l'atto di programmazione e di sistemica organizzazione dell'attivita' estrattiva in tutte le sue fasi di ricerca, esplorazione, coltivazione, arricchimento e prima trasformazione delle sostanze minerali. C'e' poi da istituire l'Osservatorio regionale, per cui a quanto pare si sta procedendo.
Ma e' indispensabile bruciare i tempi, considerate le positive implicazioni sociali ed economiche della legge". Per Sulla "l'osservatorio e' uno strumento importante, perche' ha funzioni consultive e di supporto per l'Assessorato al fine, per esempio, di pianificare le attivita' estrattive, elaborare norme e direttive, emanare pareri e valutazioni tecniche su quesiti posti dalla pubblica amministrazione, da privati o loro Associazioni e da enti di ricerca, monitorare e valutare annualmente delle attivita' estrattive. Le procedure di costituzione - chiarisce l'esponente del Pd - sono state avviate, ma non c'e' piu' tempo da perdere.
Questa legge, su cui da assessore regionale ho prodigato molta attenzione e che, giustamente, ha suscitato l'interesse del presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta Salvatore Magaro' che la ritiene preziosa nel contrasto alla criminalita', e' di estrema rilevanza. Si tratta di una legge fondamentale, infatti, - conclude - non soltanto perche' disciplina un settore da sempre in balia del caos e dell'improvvisazione in cui trovano un humus congeniale la speculazione e fenomeni illegali, ma anche perche' rappresenta una fonte di entrata economica su cui la Regione non puo' piu' permettersi il lusso di chiudere gli occhi".