Politica
Regione: Mangialavori, Oliverio sta azzerando la politica
REGGIO CALABRIA, 3 MARZO 2016 - "In Calabria, nel silenzio dei partiti di maggioranza, assistiamo ad una preoccupante deformazione del sistema democratico che non ha eguali nella storia del regionalismo e nessun riscontro nelle altre regioni del Paese". Lo sostiene il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori, secondo il quale "il presidente Oliverio, forse perche' ritiene che il suo ruolo sia assorbente di ogni altra istanza politica presente in Consiglio regionale, su mandato del popolo o per via di una sfiducia totale verso le qualita' degli eletti, sta azzerando completamente la politica. [MORE]
E riconducendo tutto nelle sue mani ed in quelle di tecnici e consulenti, chiamati ad occuparsi dei problemi della Calabria, che non hanno avuto alcun consenso dai calabresi. L'incarico straordinariamente delicato affidato al consulente Franco Pacenza - spiega - e' la piena dimostrazione di questo processo di svuotamento della politica. Davvero - chiede Mangialavori - non c'e' un consigliere regionale di maggioranza eletto dai cittadini, in grado di prendersi di cura di un settore come la sanita' che assorbe oltre il 70 per cento del bilancio?". Secondo il consigliere regionale "l'antipolitica (che in Italia fa presa profittando della crisi dei partiti), e i movimenti che la rappresentano fanno un baffo all'antipolitica del presidente Oliverio, che tende ad annullare il ruolo degli eletti e quindi uno dei tasselli piu' importanti di un sistema democratico. Se si aggiunge che l'attuale compagine di governo regionale e' composta, dopo la cacciata dei politici, esclusivamente da 'tecnici' e che il Consiglio regionale e' stato ridotto a passacarte con la consegna di non osare discutere i provvedimenti che arrivano dalla Giunta, si percepisce la conclusione cui si e' pervenuti: il commissariamento della Regione e della politica e dunque lo strozzamento del confronto e del dibattito democratico. Tutto cio', tra l'altro - conclude Mangialavori - non ha come esito la crescita economica e sociale della Calabria.
Anzi, sta accadendo l'esatto contrario: senza il coinvolgimento delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, la Calabria sta pericolosamente arretrando e la bocciatura da parte del Governo della legge urbanistica, approvata su ordine della Giunta e priva della necessaria concertazione, e' la riprova di un'interpretazione sbagliata ed anticostituzionale del ruolo del Presidente di Regione che, giova ricordarlo, e' eletto direttamente dal popolo come eletti direttamente dal popolo sono i consiglieri regionali, oggi considerati quasi come clandestini a bordo". (Agi)