Cronaca
Regione Lombardia, rimborsi con soldi pubblici: 22 inviti a comparire per consiglieri
MILANO, 14 DICEMBRE 2012 – Di nuovo aria di bufera (non di neve) sulla Regione Lombardia. Questa volta, nel mirino della procura, le spese dubbie effettuate da alcuni dei consiglieri, rimborsate con soldi pubblici. Le accuse degl’investigatori vanno dall’illecito dei rimborsi regionali dei gruppi consiliari, all’ l'accusa di peculato per i capigruppo in Regione del Pdl e della Lega Nord, Paolo Valentini e Stefano Galli.
In particolare, 22 gl’inviti di comparizione spiccati dalla procura (11 della Lega e 11 Pdl): Cesare Boschetti, Fabio Cecchetti, presidente del consiglio regionale, Stefano Galli, Angelo Ciocca, Alessnadro Marelli, Enio Moretti, Massimiliano Oesatti, Ugo Parolo, Roberto Pedretti, Giovanna Ruffinelli, Pierluigi Toscani (Lega). Per il Pdl di Giovanni Bordoni, Giulio Boscagli, cognato di Roberto Formigoni, Alessandro Colucci, Giuseppe Gianmario, Antonella Maiolo, Nicole Minetti, Marcello Raimondi, Gianluca Rinaldin, Carlo Saffioti, Paolo Valentini, Sante Zuffada. Questi verranno interrogati tra lunedì 17 e sabato 22 dicembre in procura. [MORE]
Tra le spese ‘sospette’, intestate a Nicole Minetti, troviamo: l'acquisto del libro “Mignottocrazia”, 832 euro un aperitivo all'hotel principe di Savoia, 400 euro una cena da Giannino, un iPad da 750 euro, per un totale che si aggirerebbe a circa diecimila euro. Renzo Bossi, invece, si sarebbe fatto rimborsare giganteschi consumi di Red Bull, sigarette e videogiochi da Mediaworld. Poi abbiamo che Pierluigi Toscani ha comprato, tra le altre cose, lecca lecca e gratta e vinci, cartucce usate per la caccia comprate presso l'azienda Muninord per 752 euro, “cono medio e coppetta media di gelato”,” lemonsoda, pizzette, cannoli, ciambelle, torta sbrisolona, zucchero semolato, farina, salsicce, cracker e biscotti, frutta e ortaggi”, ostriche per la somma di 127 euro.
"Batman non c'è in Lombardia. Credo proprio che i nostri gruppi abbiano rispettato fino in fondo le regole, credo che ci sia un grande equivoco alla base di tutto questo perché le regole in Lombardia sono chiare e sono assolutamente diverse da quelle delle altre regioni”, questo il commento di Roberto Formigoni sulla vicenda.
(fonte: Corriere della Sera)
Rosy Merola