Salute

Regione Lombardia. Coronavirus: no accesso libero ad ambulatori medici di base

Coronavirus: no accesso libero ad ambulatori medici di base. Regione Lombardia, prima bisognerà fare un triage telefonico 

MILANO, 23 FEB - L'accesso all'ambulatorio dei medici di medicina generale e pediatri di base dovrà avvenire in questi prossimi giorni solo dopo contatto telefonico, in cui il medico dovrà effettuare un triage telefonico, distinguendo i casi potenzialmente sospetti di Covid19. Va quindi evitato il libero accesso. 

E' questa una delle indicazioni elaborate dalla regione Lombardia e inviate ai medici delle cure primarie e alle Ats (Agenzia tutela della salute). Ai pazienti non sospetti dovrà essere dato un accesso differenziato, preferibilmente in altri orari, come nel caso di ripetizione di ricette per i malati cronici. 

I pazienti, qualora possibile, devono andare in ambulatorio da soli. Nelle sale d'aspetto degli ambulatori di medici e pediatri di base dovranno essere disponibili per i pazienti mascherine chirurgiche e disinfettante per le mani, che dovranno essere forniti dall'Ats. Per le visite a domicilio dovranno essere forniti contenitori per il trasporto del materiale utilizzato. 

Ai medici le Ats dovranno dare camice monouso in Tnt (tessuto non tessuto) idrorepellente, occhiali a maschera, mascherina FFP3, guanti e copricapo (da valutare in relazione al contesto). Se si prolunga una malattia già nota e certificata, previa verifica anamnestica da parte del medico, il certificato di malattia potrà essere rilasciato, vista l'eccezionalità della situazione, dal medico in assenza del paziente. 

Circa i medici di continuità assistenziale (cioè ex guardie mediche e pediatriche) valgono le stesse indicazioni, con alcune ulteriori indicazioni: dal 24 febbraio l'accesso agli ambulatori sarà programmato e dovrà essere preceduto da un contatto telefonico del paziente. 

In aggiornamento