Politica

Regione Calabria. Si lavora per occupare tutte le poltrone ed oltre

REGGIO CALABRIA, 24 APR - Una nuova Commissione…nella Commissione. Se l’idea va in porto ci sarà un inutile sperpero di denaro pubblico.
Chi l’avrebbe mai detto che la sanità calabrese, tanto martoriata, vituperata e ridotta ai minimi termini da una politica scellerata e miope avrebbe fatto parlare di se non per nuovi casi di malasanità ma per un’attività sanitaria legata all’emergenza coronavirus che è assolutamente “meritoria e solidale” e, allo stesso tempo, densa di positivi significati sociali? una  solidarietà intrisa di buon senso, professionalità e umana fratellanza con chi, in questo delicato e drammatico momento sta vivendo la difficile battaglia contro il “nemico invisibile”, un nemico che già dal nome mette paura essendo simile a quello di una testata nucleare…Covid-19! E’ il caso dei due pazienti contagiati da coronavirus che sono  stati trasferiti, lo scorso 19 marzo dal nord-Italia (uno da Bergamo ed uno da Cremona), all’ospedale civile “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro e che dopo un periodo di cura e degenza sono ritornati in Lombardia guariti. E’ un chiaro esempio che la Calabria (e la calabresità) quando c’è bisogno risponde e lo fa nel modo migliore! per questo ci attendiamo dall’attuale governance regionale più fatti e più attenzione alle positività del territorio e meno proclami e balletti.

In soli tre mesi di governo la Giunta di centrodestra, guidata da Jole Santelli, ci ha fatto capire subito su quale binario intende far marciare il treno Calabria, un treno che procede lentamente e che va, al momento, nella direzione sbagliata per via di una politica disattenta alle necessità dei cittadini e che continua a rimanere, invece, vincolata ed asservita alle necessità partitiche. Sin dall’inizio dell’attuale legislatura si è lavorato all’idea di realizzare uno spoils system ad ampio respiro, un’azione che mirava soprattutto a non far rimanere nessuno a piedi, tant’è che per fare la Giunta è passato più di un mese ed il primo atto ufficiale è stato  la nomina di quel Capitano “ultimo”, nominato Assessore all’ambiente, che nulla ha da spartire con la nostra regione. Adesso, voci di corridoio, dicono addirittura, che la Giunta regionale si appresterebbe, a breve, ad istituire una nuova Commissione consiliare regionale che andrebbe ad aggiungersi alle sette già esistenti, con il compito di occuparsi di “affari europei”, non tenendo conto che la stessa è già inglobata all’interno della 2^ Commissione “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero”. Il giochino di palazzo, a conti fatti, costerebbe alla comunità calabrese circa 500 mila euro, così articolati:  il presidente della Commissione percepirebbe 1500 euro lordi in più al mese come indennità di funzione (90 mila euro netti in 5 anni), a cui potrebbero aggiungersi due unità di personale da assumere nella sua struttura speciale con una retribuzione di 69.479,64 euro lordi all'anno ed ancora due componenti interni della struttura a cui è riconosciuta un'indennità mensile aggiuntiva rispetto alla retribuzione base.

Inoltre, a seguito dell'approvazione della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 71 del 24.11.2017, da gennaio 2019 è entrata in funzione la nuova struttura burocratica del Consiglio regionale, che tra l'altro ha previsto la soppressione di posizioni dirigenziali ivi comprese quelle dei Settori che gestivano le Commissioni e l'accorpamento di Aree e Settori, per cui attualmente le sette Commissioni esistenti sono gestite da due dirigenti e le rispettive attività amministrative sono state assorbite da due soli Settori facendo così venir meno l'autonomia organizzativa dei singoli organismi e determinando difficoltà e rallentamenti nell'attività amministrativa degli stessi.

Quindi, mentre da una parte si riducono e accorpano le strutture burocratiche dall'altra si fanno aumentare le Commissioni dalle stesse gestite, insomma un paradosso nel paradosso! Giustamente, i calabresi, si domanderanno: perché dare corso ad un simile sperpero di denaro pubblico? non sarebbe più opportuno investirlo in ambito sanitario, scolastico, o per alleviare il disagio di tantissime famiglie bisognose che vivono, più degli altri, il disagio dell’attuale emergenza sanitaria?...noi diciamo di si!

Cari calabresi, la musica è iniziata a ritmo di tarantella la sera del 27 gennaio scorso e proseguirà per i rimanenti anni di legislatura, tenetevi forte e mettetevi le cinture perché saranno 5 anni da incubo…come in un film horror!

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