Politica
Regionali, 17 gli impresentabili, tra cui De Luca
ROMA, 29 MAGGIO 2015 – Sono 17 coloro che, secondo la Commissione Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, non potranno presentarsi alle prossime elezioni regionali. Tra gli “impresentabili”, quattro candidati della Puglia, mentre i restanti appartengono alla Campania. Se Rosy Bindi si dice soddisfatta di aver “fatto il suo compito”, tutto intorno si accende la bufera.
Dall’area renziana del Pd, Bindi è accusata di aver violato la Costituzione e di aver fatto “processi in piazza”. Ma la polemica più scottante riguarda Vincenzo De Luca, presente nella lista fornita dalla Commissione Antimafia per un giudizio pendente nel procedimento per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con “condotta in corso”. L’udienza per il processo sarebbe fissata al prossimo 23 giugno 2015. Ad intervenire sulla questione è stato lo stesso Matteo Orfini, presidente del Pd, che si è discostato dai procedimenti messi in atto da Rosy Bindi: “Come noto non ho mai avuto un buon rapporto con De Luca. Ciononostante, quello che sta accadendo in queste ore è davvero incredibile. Siamo in uno stato di diritto in cui le sentenze le emette la magistratura e in cui la candidabilità o meno di qualcuno la decide la legge. Un paese in cui si è innocenti fino al terzo grado di giudizio. Dispiace che a rendersi protagonista di un gesto del genere sia Rosy Bindi, che evidentemente ha deciso di piegare le istituzioni ai propri obiettivi di battaglia interna al Partito democratico. Rimaniamo sereni e convinti delle nostre scelte. Nel pomeriggio sarò in Campania per dare una mano alla campagna elettorale”. [MORE]
Ancora più prevedibilmente violenta è la reazione di De Luca che, come annunciato dal suo staff, ha dichiarato l’intenzione di denunciare Rosy Bindi per diffamazione e di fronteggiarla in un pubblico dibattito per ribattere alle accuse.
Ma il presidente della Commissione Antimafia non cede: “La precedente commissione fece lo stesso lavoro ma dopo le elezioni e impiegando un anno. Abbiamo svolto questo lavoro in meno di un mese: in questo paese la campagna elettorale inizia con la presentazione delle liste. In Italia non esiste un casellario giudiziario nazionale ma ce ne sono circa 110. Questa è una fotografia. Nessuno si è scandalizzato in questo mese per le tante calunnie, illazioni uscite sulla stampa. Fanno meno paura tante calunnie che non dato di chiarezza”.
Nell’elenco degli “impresentabili”, figurano anche: Ambrosio Antonio, Passariello Luciano, Ladisa Fabio, Nappi Sergio, De Luca Vincenzo, Errico Fernando, Lonardo Alessandrina, Plaitano Francesco, Scalzone Antonio, Viscardi Raffaele (si tratta di casi di giudizio pendente in primo grado per reati rientranti nel codice di autoregolamentazione); Elefante Domenico, Palmisano Enzo, Iacolare Biagio, Copertino Giovanni (casi di prescrizione per reati rientranti nel codice con giudizio definitivo); Oggiano Massimiliano, Grimaldi Carmela (casi di assoluzione per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente); Gambino Alberico (caso di condanna per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente).
(foto: termometropolitico.it)
Sara Svolacchia