Cronaca

Regina Coeli: detenuto ottantenne muore dopo caduta

 ROMA, 23 APRILE – Era conosciuto tra i detenuti come “il ladro di biciclette”, l’ottantenne deceduto all’ospedale San Camillo di Roma, dove era stato ricoverato in seguito ad una caduta in cella nel penitenziario di Regina Coeli.

A dare la notizia è stata la FNS CISL, che ha colto l’occasione per ricordare come sia necessario un ripensamento delle misure di detenzione per i più anziani. “Occorrono misure diverse” ha affermato l’organizzazione, sottolineando che i detenuti oltre una certa età “compatibilmente con la gravità del reato commesso, dovrebbero poter scontare la pena in altre strutture”.[MORE]

Sul punto è intervenuto anche il sindacalista Massimo Costantino, ricordando lo stato di apnea in cui versano le carceri italiane e romane. “Attualmente a Regina Coeli sono presenti 909 detenuti, rispetto ai previsti 622, con un sovraffollamento di 287 detenuti”, queste le parole di Costantino, che ha poi dichiarato che “il fenomeno persiste anche a livello regionale, considerato che sono 6208 i reclusi rispetto ad una capienza di 5325 posti”.

E' tornato dunque tragicamente di attualità il tema del sovraffollamento carcerario, a poco più di un mese dalle dichiarazioni del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che all’inizio di Marzo aveva parlato di cessazione della situazione di emergenza.

A causa delle condizioni delle proprie carceri, nel 2013 l’Italia è stata condannata dalla Corte Europea dei diritti dell’ Uomo, nella sentenza Torreggiani, per violazione del divieto di tortura, pene o trattamenti inumani sancito dall’articolo 3 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e la salvaguardia delle libertà fondamentali.

Dati alla mano, il problema continua tuttavia ad essere presente. Nonostante la riduzione di quasi diecimila unità del numero di reclusi rispetto al 2013, infatti, sono ancora oltre 4mila i detenuti in sovrannumero nei penitenziari italiani.

Paolo Fernandes
 
Foto: notiziediprato.it