Cronaca

Reggio capoluogo: ignoranza, lapsus o subdola strategia?

 CATANZARO, 31 DICEMBRE 2013 – Riceviamo e pubblichiamo. Ancora una volta, e sempre malvolentieri, siamo costretti a registrare errori riguardanti l’identificazione del capoluogo regionale della Calabria.

L’ultimo in ordine di apparizione è quello commesso da Gianna Fregonara sul Corriere della Sera del 24 dicembre in cui, per l’appunto, la giornalista definisce Reggio come il capoluogo della regione. Errore che viene mal digerito ove si pensi che la signora Fregonara è anche la moglie del presidente del Consiglio Enrico Letta.
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Ignoranza, lapsus o subdola strategia? Non lo sapremo mai; ma di questi ghirigori ne abbiamo le tasche piene, tanto più che la faccenda può essere vista non necessariamente dalla prospettiva della parte lesa ma anche attraverso quella di chi, da questi errori, può sentirsi lusingato. Il che rende probabile il fatto che tali gaffes siano blandizie ideologiche a supporto dei nuovi scenari politici nazionali che hanno il loro riverbero anche su quelli calabresi, con i futuri assetti.

In tal senso ci sembrano condivisibili le considerazioni proposte pochi giorni fa sullo stesso argomento da Marcello Furriolo il quale, fra l’altro, chiede giustamente un sussulto di dignità alla rappresentanza politica della nostra città per “porre definitivamente la questione del capoluogo, senza timidezze e perfino senza pregiudiziali”.

Che è esattamente ciò su cui il nostro Movimento si sgola da circa un decennio, avendo addirittura scritto un’apposita proposta di legge – denominata “Catanzaro Capitale” e presentata in Senato il 21 maggio 2009 con atto n. 1581 – nel tentativo di sollecitare la poco coraggiosa politica calabrese e stimolarla a decidere sulla definitiva cancellazione delle anomalie presenti in Calabria attorno al tema del capoluogo, del suo ruolo, delle sue funzioni, a partire dalla riunificazione di Giunta e Consiglio presso la sede naturale, ossia Catanzaro. Ma non è solo mancanza di coraggio. I politici hanno snobbato quella nostra proposta e tuttora non affrontano la questione facendo intendere che non sia importante; in realtà ciò tradisce la loro debolezza politica e la loro ignoranza sulla storia della Calabria e del suo antico capoluogo.

Più volte abbiamo sottolineato come la realizzanda Cittadella dia l’opportunità di abbandonare l’anacronistico e insensato duopolio Catanzaro-Reggio, offrendo il vantaggio di un’unica sede istituzionale, garantendo alla Calabria un forte risparmio economico, un capoluogo forte e non più dimidiato da sciocche rivendicazioni.
La domanda a cui occorre dare un’esauriente risposta è sul ruolo che deve esercitare un capoluogo di regione: è assolutamente necessario avere le idee chiare nella consapevolezza che tutti gli attori in possesso di responsabilità amministrative, di rappresentanza e gestionali, le istituzioni, gli enti e le associazioni, si sentano coinvolti su questo grande tema e partecipino attivamente ad un progetto condiviso di rilancio e affermazione di Catanzaro e della Calabria.

Più volte abbiamo introdotto questo argomento nel dibattito politico; oggi – in cui certe sensibilità cittadine, e non solo, sembrano essere più permeabili a tali questioni – lo riproponiamo con forza nella convinzione che si debba istituire un organismo, eventualmente coordinato dal Sindaco, atto ad analizzare i punti deboli e gli errori che hanno determinato l’attuale grave condizione in cui versa la nostra città e proporre linee di intervento atte a riassegnarle il giusto peso che le compete, non solo a livello regionale ma, anche e soprattutto, nel più ampio scenario nazionale.

Torneremo a breve su questi temi entrando nel dettaglio. Intanto, crediamo che i ricorrenti strafalcioni sul capoluogo calabrese siano un motivo per dare la stura ad azioni, le quali, ancorché tardive, possano trasformare Catanzaro dal capoluogo di carta in cui oggi si trova in un capoluogo effettivo e completo.

Notizia segnalata dal Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”