Cronaca

Reggio Calabria, spari in aria davanti a sede Congresso Magistratura Democratica

REGGIO CALABRIA, 28 MARZO 2015- Un uomo di circa 50 anni ha sparato nel pomeriggio due colpi in aria davanti al Congresso di Magistratura Democratica, presso il Teatro Cilea, nel quale era presente anche il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. L’uomo è stato immediatamente fermato dai carabinieri. Era in possesso di una calibro 7,65 con un colpo in canna e quattro nel caricatore e giunto sul posto a bordo di una Suzuki color rosso avrebbe aperto il fuoco. Vano il tentativo di fuga in auto: la pistola è stata immediatamente bloccata dai carabinieri in servizio. Attualmente l’uomo è in caserma in stato di arresto. La situazione è tornata tranquilla e il Congresso è nuovamente in corso.[MORE]

L’intervento di Orlando. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, nel suo intervento al Congresso ha toccato il caldissimo tema delle intercettazioni in merito alla riforma della giustizia. Uno dei primi obiettivi sarebbe quello di una semplificazione burocratica del ministero, con un passaggio da 62 a 37 direzioni e con una riduzione cospicua della fascia dirigenziale. Dopo le anticipazioni di ieri del premier Renzi, il quale aveva assicurato una legge sulle intercettazioni pubblicabili entro il 2015, il ministro ha dichiarato che il governo si muoverà attraverso un intervento sul processo penale e dunque anche sulle «intercettazioni prive di carattere penale». Sono stati toccati anche temi supplementari ma non meno fondamentali quali la riforma dell’appello, la revisione dell’udienza preliminare ed il capitolo prescrizione in merito al discusso reato di corruzione. Sulla partita delle intercettazioni il governo è chiamato a valutare un adeguato contemperamento del rapporto privacy-sicurezza e degli strumenti a disposizione della magistratura. Contemperamento che dovrà essere ottimale anche in merito al decreto anti-terrorismo, che negli scorsi giorni aveva suscitato forti polemiche in merito alle possibilità di entrata nei Pc per intercettare le comunicazioni via web, poi scongiurata dall’intervento in prima persona del premier Renzi.

 

foto da paperblog.com

Cosimo Cataleta