Cronaca
Reggio Calabria: operazione anti-inquinamento, cinquemila tonnellate di rifiuti nel torrente Valanidi
Una persona è stata posta agli arresti domiciliari e altre quattro sono indagate a seguito di un'operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, come riportato dalla Dda.
REGGIO CALABRIA, 10 FEB - In un blitz contro il traffico illecito di rifiuti, l'azione congiunta dei carabinieri e della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Reggio Calabria ha portato all'arresto di una persona, messa ai domiciliari, e all'indagine di altre quattro. L'inchiesta ha scoperto un'organizzazione criminale accusata di aver illegalmente scaricato più di cinquemila tonnellate di rifiuti speciali nel torrente Valanidi.
L'indagine, orchestrata dai militari della Stazione di Rosario Valanidi, ha messo in luce una serie di reati tra cui associazione per delinquere, traffico illecito di rifiuti, disastro ambientale, gestione non autorizzata di rifiuti e occupazione illegale di suolo pubblico. Le misure restrittive sono scaturite da un'ordinanza di custodia cautelare emessa su impulso del Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, e del suo aggiunto, Stefano Musolino.
Il Gip ha inoltre ordinato il sequestro preventivo dell'intero patrimonio di un'impresa di demolizione e movimento terra, i cui titolari e alcuni impiegati figurano tra gli indagati. Il sequestro ha riguardato anche beni di valore come conti correnti, quote aziendali, autocarri, mezzi d'opera e auto di lusso. Gli indagati, di età compresa tra i 35 e i 65 anni, presentano precedenti per reati ambientali e di associazione mafiosa.
È emerso che alcuni di loro hanno già affrontato provvedimenti antimafia che hanno condotto alla confisca di beni collegati a precedenti attività nel settore dello smaltimento dei rifiuti, legate alle cosche locali della 'ndrangheta. La presente indagine è scaturita da vari controlli effettuati dai carabinieri nei luoghi dello sversamento illecito, sorprendentemente avvenuto in pieno giorno. I rifiuti, prevalentemente materiale inerte da costruzione, evidenziano l'entità del danno ambientale inferto.