Reggio Calabria: badante ucraina violentata ed uccisa, trovata l'arma del delitto
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BRANCALEONE (RC), 21 SETTEMBRE 2013 - Ha preso parte, ieri nel pomeriggio, ad un'ispezione dei luoghi disposta dalla procura di Locri, il giovane G. B., reo confesso colpevole dell'omicidio di Tatyana Kuropyatniyk, badante ucraina 41enne.
La donna era stata ritrovata con il corpo semicarbonizzato sulla spiaggia di Brancaleone (RC) lo scorso 16 Settembre. Il ragazzo, assistito dal difensore di fiducia avv. La Torre, è stato accompagnato dai carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo Locri, della Compagnia di Bianco e della Stazione di Brancaleone, supportati dai colleghi della Sezione investigazioni scientifiche del Reparto operativo del Comando provinciale,sul luogo del delitto.
Nel corso dell'operazione dell'ispezione, avvenuta in località Pantano Piccolo di Brancaleone, durata circa un'ora, l'Arma ha passato al setaccio i luoghi del crimine sotto indicazioni dell'omicida che ha dettagliatamente ricostruito ogni fase.
Durante l'ispezione è stato, dunque, scoperto tra le sterpaglie, un blocco di cemento dalla forma cubica ed irregolare, avente un peso di circa 10 kg, con evidenti tracce di sangue. Tale masso è stato poi identificato dal giovane come l'arma del delitto.
Nel luogo è stata anche ritrovata la camicia indossata dalla vittima e lo zainetto contenente gli effetti personali della donna. Ogni cosa ritrovata è stata sequestrata per gli opportuni esami di laboratorio, mentre le indagini proseguono per fare piena luce. [MORE]
(Fonte AGI)
Elisa Signoretti