Referendum sulle trivelle: fallisce il quorum. Renzi: "La demagogia non paga"

lunedì 18 aprile, 2016

ROMA, 18 APRILE 2016 - Niente quorum per il referendum sulle trivelle. Soltanto il 32,1% degli italiani si è recato alle urne, rendendo di fatto inutile la consultazione per mancato raggiungimento del quorum necessario (il 50% + 1 degli aventi diritto). E' interessante notare che, dei votanti, una percentuale superiore all'80% ha votato SI. Come si è detto, però, la consultazione non avrà alcun effetto: l'attività di estrazione di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa potrà continuare fino all'esaurimento del giacimento, per le concessioni già attive.[MORE]

LA REAZIONE DI RENZI Il premier Matteo Renzi, commentando a caldo l'esito del referendum, ha preferito fare zero a zero, dopo le polemiche sull'astensione che hanno preceduto questa consultazione. "Il governo non si annovera tra i vincitori. I vincitori sono gli ingegneri e gli operai, lavoratori delle piattaforme", ma "massimo rispetto per tutti gli italiani andati al voto, comunque essi abbiano votato. Chi vota non perde mai". Rispetto quindi per entrambi, sia per i votanti che per gli astenuti. Per i promotori di questa iniziativa referendaria invece, ha utilizzato toni meno pacati: "Ma gli sconfitti ci sono, hanno nomi e cognomi. Sono quei consiglieri regionali e alcuni presidenti di regione che hanno voluto cavalcare questo referendum per esigenze personali. Per esigenze di conta interna da parte di qualcuno. È la dimostrazione che la demogogia non paga".
Infine, a proposito dei costi economici sopportati per consentire lo svolgimento del referendum, Renzi ha sottolineato che è stato "inutile buttare oltre 300 milioni di euro. Non avremmo potuto accorpare il referendum con le amministrative neanche se avessimo voluto perché una legge non ce lo permette", aggiungendo che "questi 300 milioni" si sarebbero potuti utilizzare per investimenti: "ad esempio avremmo potuto acquistare 250 carrozze per i trasporti pendolari".

Fonte immagine: gds.it

Alessandro Romani

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