Politica
Referendum: scontro Renzi - Landini. "Siete per la Casta" - "Riforma malfatta"
ROMA, 20 Novembre – Acceso scontro sul referendum costituzionale tra il premier Matteo Renzi e il segretario generale della FIOM Maurizio Landini, ospiti della giornalista Lucia Annunziata a “In Mezz'ora”. Sia Renzi che Landini non hanno risparmiato forti parole e critiche al proprio avversario. Secondo Renzi, il fronte del No sta cercando di difendere la Casta, mentre Landini ha aprostrofato la riforma costituzionale come “malfatta”.
L'appuntamento referendario si sta sempre più avvicinando ed entrambe le fazioni, oramai, stanno giocando tutte le carte per convincere la vera maggioranza italiana, quella degli indecisi. Renzi, che è in piena campagna elettorale e per questo motivo sta girando soprattutto il Meridione, dove il No e l'astensione hanno la maggioranza. Similmente il fronte del No che, con i variegati esponenti che lo compongono, sta facendo campagna a tempo pieno contro la riforma Renzi-Boschi.
[MORE]"Ho il sospetto che la riforma non l'abbia letta, Landini. Glielo dico con rispetto. Bisogna cambiare le cose, non difendere la Casta come fate voi" direttissimi gli attacchi di Renzi ai quali Landini ha risposto a tono sulla riforma. Il segretario, infatti, non ha mai nascosto le sue critiche alla riforma ma ha anche avanzato le proposte del sindacato: “Non è vero, la Cgil era per un Senato vero delle autonomie, questa cosa invece è un animale bicefalo che non si capisce se sarà eletto. Io sono contro il doppio lavoro sempre e non capisco come si possa fare il sindaco o consigliere e il senatore. Questa riforma è malfatta".: "Io non dico che Renzi è il pericolo della democrazia, ma vorrei mantenere una Costituzione che, anche se cambiano i governi o qualora dovesse arrivare il Trump di turno, possa tutelare la democrazia. Perché i governi passano, la Costituzione resta".
Il discorso continua poi sul coinvolgimento delle varie parti del Paese, e secondo Landini questa riforma è stata scritta da poche mani: "La Cgil è favorevole al superamento del bicameralismo, ma questo è mal fatto. Noi una proposta l'avevamo ma non siamo stati ascoltati. Se vince il No non bisogna pensare che il Paese non vuole cambiare, ma che non vuole cambiare in questo modo". Sempre netta la replica di Renzi, che dichiara: "Landini lei sembra vivere nel paese delle meraviglie, come Alice" scherza il premier. "La democrazia non è che si fa quello che dice la Cgil e basta: voi non siete più la verità in terra, ci sono tanti sindacati che votano Sì. Io penso che la Costituzione che viene, con il Sì, è meglio di quella che abbiamo"
Le politiche sul lavoro hanno infuocato il dibattito tra Renzi e Landini. Proprio quest'ultimo accusa il premier italiano del poco interesse riservato ai lavori e alle famiglie in difficoltà: "Lei ha scritto a 4 milioni di italiani all'estero, sa quindi il loro indirizzo e come si chiamano, ma ci sono 4 milioni di italiani nel nostro Paese che sono al di sotto della soglia di povertà e che lei non conosce e di cui non sa l'indirizzo. A queste persone non interessa se cambia o no la costituzione, ma se andrà o meno in pensione, se troverà o meno lavoro..." Renzi replica: "Per difendere i metalmeccanici ci vogliono gli ottanta euro e i diritti, non i rimborsi ai consiglieri regionali. Abbiamo più posti di lavoro e questo lo sa anche lei".
Renzi chiede poi scusa per l'epiteto “accozzaglia” utilizzato negli ultimi giorni nei confronti del Fronte del No: "Non ho definito accozzaglia chi non vota per me, sto dicendo come è possibile costruire un'alternativa da forze politiche che sono totalmente diverse che non la pensano allo stesso modo. Se ho offeso qualcuno mi scuso: ma io intendevo fare un complimento. Perché potrei dire che la sua (di Landini n.d.r.) vicinanza a quelli di Fratelli d'Italia, di Casa Pound, soltanto su questa vicenda, mette insieme storie totalmente diverse che non hanno nient'altro in comune e quindi la definisco, secondo il vocabolario italiano, accozzaglia. Se però preferisce che la definisca coalizione coesa tesa a dare un governo al Paese, posso chiamarla coesione, ma preferisco chiamarla accozzaglia, perché penso che tra Berlusconi e Magistratura democratica, Monti e Salvini, Landini e La Russa non ci siano tutti questi punti in comune. Facile dire no".
Leonardo Cristiano
immagine da: unita.tv