Politica
Referendum, Salvini: "Se vincesse il Si avremmo una pessima Costituzione"
ROMA, 30 NOVEMBRE - Un Matteo Salvini senza mezze misure, ma che con estrema pacatezza afferma le proprie posizioni riguardo il Referendum del 4 dicembre. Ospite ad un video forum Ansa, il leader del Carroccio ha detto: "Se vincesse il Si avremmo una pessima Costituzione. Renzi immagina di rimanere al governo per 20 anni. E secondo me andrebbe a elezioni anticipate comunque per il regolamento dei conti interno al suo partito".
Sull'attuale presidente del Consiglio, Salvini ha dichiarato che "Renzi fa saltare il tavolo comunque, sia che vinca il Si sia che vinca il No, con buona pace del Financial Times e dei mercati". Sui media americani, sulle banche e sulle agenzie di rating, il numero uno della Lega ha espresso parole durissime, definendo le categorie sopracitate come "sciacalli" e "avvoltoi". Ha motivato tali espressioni, asserendo: "Se Goldman Sachs, J.P Morgan, Financial Times ci dicono di votare sì, è evidente che gli italiani sapranno cosa fare e voteranno No. L'Italia non è un paese in vendita". "Perché difendono Renzi e la sua riforma? Perché lui obbedisce ai poteri forti - ha sottolineato con vigore - e loro lo sostengono pensando che l'Italia invece sia un Paese in vendita".
Riguardo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Salvini sceglie di rispondere al quesito senza infamia e senza tessere lodi, mentre riserva un duro affondo nei confronti del suo predecessore: "Non mi fido ciecamente di nessuno, non firmo assegni in bianco in questi anni c'è stata una regia occulta che dava retta a Bruxelles, ogni riferimento a Napolitano è voluto, vediamo dal 5 in poi".[MORE]
All'indomani del quesito referendario e sul futuro del centrodestra, il leader della Lega lancia un monito all'ex Cavaliere e lo avverte: "Se Berlusconi desse vita ad altri inciuci, le nostre strade si dividerebbero, io voterei subito".
Nel mentre, Matteo Renzi, intervistato da Repubblica Tv, ha reso noto quanto segue: "Se vince il Sì posso fare al massimo un altro giro. La gittata di questa riforma è molto più ampia. Cosa faccio io non interessa ai cittadini". Il Capo dell'Esecutivo invita gli aventi diritto al voto a scindere tra la sua persona e il significato nonché gli effetti del Referendum: "Che un voto così importante abbia conseguenze anche sul governo è evidente ma non ho difficoltà a riconoscere che io valgo molto meno del referendum. Domenica non si vota su Matteo Renzi, che ci siano delle conseguenze è un altro film, che siano quelle dell'Economist o altre, non sta a me dirlo".
Luigi Cacciatori
Immagine da ilpopulista.it