Politica
Referendum, Renzi: "Se perdo non è problema per me, ma per le nuove generazioni"
MILANO, 28 NOVEMBRE - Matteo Renzi rende note le motivazioni che dovrebbero spingere gli italiani a votare il Sì al referendum del 4 dicembre. "Se perderò il referendum non sarà un problema per me. E' un problema per le nuove generazioni di italiani perché è la perdita di un'opportunità", chiarisce il Presidente del Consiglio dei Ministri, aggiungendo inoltre che "Questo non è un referendum che cambia la democrazia ma che riduce la burocrazia. L'Italia è il peggior Paese per burocrazia nel mondo".[MORE]
La sua idea è di "dare semplicità all'Italia", come spiega Renzi nell'intervista di Charlie Rose sulla Cbs, per rendere nota la sua visione riguardo il referendum, argomento che è stato anche affrontato dopo la breve parentesi sulla chiamata di Donald Trump dal Presidente del Consiglio dopo le elezioni americane.
"L'Italia è incredibile perchè è un Paese con 950 parlamentari. Il doppio che negli Usa", continua Renzi, aggiungendo inoltre che: "non è un referendum per cambiare la democrazia in Italia, ma per ridurre la burocrazia in Italia".
"Sono un uomo, posso commettere degli errori" afferma il Presidente. Il mea culpa si ha dopo le critiche sul referendum. Renzi ha ammesso le proprie colpe riguardo le modalità di voto, aggiungendo che: "Dopo due anni e mezzo a Roma da premier sono assolutamente sicuro del ruolo potenziale del mio Paese". Infine Matteo Renzi conclude la sua intervista spiegando le vere ragioni del Sì, poiché: "Con il Sì l'Italia da' il via al futuro. Perché negli ultimi vent'anni l'Italia ha discusso solo del passato. Il passato è meraviglioso. Ma l'Italia non è solo un museo. L'Italia non è solo il passato. Questo è il punto".
Nel mentre, secondo quanto appreso dall'Ansa, la Corte Costituzionale ha indetto una Camera di consiglio eccezionale per riuscire ad analizzare l'istanza del Codacons riguardante il referendum costituzionale. Secondo la fonte, il Codacons ha richiesto un rialzo riguardo il conflitto d'attribuzione davanti la Consulta, presso la Cassazione, tra l'Ufficio centrale per il referendum e i cittadini elettori che rappresentano il Codacons. Spetta alla consulta la verifica del conflitto.
Alessia Terzo
immagine da polisblog.it