Politica
Referendum Misiti: Rispettare Napolitano e la sentenza della Consulta
ROMA 12 GEN. 2012 - L’odierna sentenza della Corte Costituzionale, con cui non vengono ammessi i quesiti referendari, è coerente con le precedenti delibere sulla stessa materia e non corrisponde ad alcuna indicazione esterna, tanto meno alla volontà, mai espressa, del Presidente della Repubblica. “È quanto afferma in una nota l’on. Aurelio Misiti già Vice Ministro del precedente Governo”. [MORE]
Gli attacchi gratuiti e strumentali al Presidente della Repubblica, -prosegue Misiti- nell’occasione di questa sentenza, vanno respinti con forza, non trovando alcuna giustificazione plausibile e nello stesso tempo nessuno può permettersi di fare illazioni gratuite su scambi di favori politici tra ciò che è avvenuto all’interno della Corte sui referendum e del Parlamento sul voto contro l’arresto del on. Cosentino.
L’attacco dell’antipolitica perpetrato dentro la stessa Camera dei Deputati –conclude l’ex Vice Ministro- è stato respinto con un voto democratico che va rispettato anche per preservare le prerogative dell’Istituzione parlamentare, come va rispettata la sentenza della Consulta il che significa impegno certo del Parlamento di approvare una nuova legge elettorale che consenta, alla scadenza della legislatura nel duemilatredici, ai cittadini italiani di scegliere liberamente i propri rappresentanti nei più alti consessi legislativi del Paese.