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Referendum Mirafiori, atteso verdetto. Operai in lacrime al voto
TORINO, 15 GENNAIO - Affluenza record per il referendum sull'accordo per lo stabilimento Fiat di Mirafiori. La commissione elettorale ha comunicato che hanno votato 5.218 lavoratori su 5.431 aventi diritto, pari al 96,07% del totale. Si è superata l'affluenza registrata a Pomigliano (95%).
Già verso mezzogiorno era stato superato il quorum per la validità del referendum. Dall'esito della consultazione dipenderà il rilancio di Mirafiori in joint venture con Chrysler.
Se i "no" raggiungeranno il 51% dei voti, la Fiat non farà investimenti. In gioco un miliardo di euro.[MORE]
I VOTANTI SEGGIO PER SEGGIO - Nel primo (lastratura) ci sono 442 schede, nel secondo sempre in lastratura ce ne sono 424, nel terzo (verniciatura, e magazzinaggio) sono 240 mentre nel terzo sempre nel reparto magazzinaggio ce ne sono 218.
Nel reparto impiegati le schede sono 449, nel sesto seggio (montaggio) ce ne sono 819 mentre nel settimo, sempre montaggio, sono 732. Nell'ottavo seggio ancora montaggio sono 836 mentre nel nono sono 669. Nel turno di notte notte hanno votato 384 lavoratori.
CAMUSSO: NON E' MODELLO FUTURO - "Credo che non bisogna sovraccaricare i lavoratori di Mirafiori di troppe responsabilità. Quello è un modello che non va bene per descrivere un futuro". Lo ha detto Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, a Catania.
A Cisl e Uil dice: "Siamo di fronte a un accordo che è stato fatto 'ad excludendum' e mi pare difficile che oggi ci sia una stagione unitaria". Sull'accordo con Fiat: "Le ipotesi e le modalità che propone la Fiat sono modalità che non fanno parte della cultura di questo Paese e che non devono diffondersi".
Infine su Termini Imerese: "Sancito che Fiat abbandona la produzione, i lavoratori devono avere una prospettiva".