Politica
Referendum 2011. Napolitano esorta l'avvio della campagna di informazione Rai
Napoli 10 maggio 2011- Il 12 e 13 giugno gli Italiani saranno chiamati alle urne per esprimere la propria opinione su 4 quesiti referendari ( legittimo impedimento, due quesiti sulla privatizzazione dell’acqua pubblica, ritorno del nucleare), ma a poco più di un mese dalle votazioni, non è stata ancora definita in parlamento la campagna di informazione e regolamentazione della par condicio da applicare attraverso i mass media.[MORE]
Dal Quirinale, giunge la sollecitazione da parte del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che esorta il parlamento ad approvare la legge che disciplini tale situazione. Trattandosi di referendum abrogativi, la validità della tornata elettorale sarà data solamente attraverso il raggiungimento del quorum, ossia circa 25 milioni di italiani. Secondo gli ultimi sondaggi il 70% degli aventi diritto al voto non è ancora a conoscenza dei quesiti referendari, delle relative ragioni del si o del no.
Intanto incombe sulla votazione anche la questione del quesito sul nucleare, dopo l’approvazione dell’emendamento che “congela” solamente temporaneamente la discussione parlamentare sul ritorno all’energia atomica, sarà la Corte di Cassazione a decidere se il quesito referendario resterà comunque in piedi. Secondo il ministro dello sviluppo Romani, non si crea la necessità di esprimersi sulla questione perché l’emendamento ha praticamente abrogato le norme oggetto del referendum. Le dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi, sono state chiare, in merito alla volontà di voler accantonare temporaneamente la questione atomica, per cercare di far sbollire l’”effetto Fukushima” , che ha creato apprensione e attenzione riguardo al tema. Si auspica in ogni caso che sia data alle persone la possibilità di scegliere se andare a votare oppure no, attraverso una campagna informativa degna di un paese democratico.
Ilenia Galluccio