Politica

Referendum 2011: il Si unisce la maggioranza degli Italiani

ROMA, 13 GIUGNO 2011. - Con un’affluenza del 57 % è stato raggiunto il quorum necessario per la validità del referendum posto sui quattro quesiti riguardanti la privatizzazione dell’acqua, i profitti sull’acqua, l’energia nucleare e il legittimo impedimento. La vittoria del si è stata schiacciante, raggiungendo la percentuale del 96 % e decretando definitivamente qual è l’orientamento etico e politico della maggioranza degli italiani. Sono contrari al nucleare, alla privatizzazione dell’acqua e credono nel principio costituzionale secondo cui la legge è uguale per tutti, e non esistono ragioni per sottoporre la sua operatività a condizioni o cause sospensive. Neppure se si tratta del Presidente del Consiglio. [MORE]


Sull’esito del referendum, accolto con entusiasmo dai comitati costituitisi per il si, sono arrivati subito i commenti delle principali forze politiche d’opposizione, secondo cui dopo la sconfitta subita nel corso delle recenti elezioni amministrative, il Governo deve prendere atto della volontà espressa dalla maggioranza degli italiani, trarne le dovute conclusioni e perciò rassegnare le dimissioni dalla guida del Paese.
Per il segretario del Pd Bersani il voto rappresenta “una vittoria del Paese”, la cui distanza rispetto alla politica posta in essere dall’esecutivo ha raggiunto ormai il massimo della sua estensione, e presenta un’ Italia che chiede con forza di cambiare pagina. Dello stesso parere il Vicepresidente di Futuro e Libertà Italo Bocchino, secondo cui: “Il risultato dei referendum parla chiaro e rappresenta una ulteriore e sonora bocciatura di Berlusconi. Ha vinto la partecipazione libera dei cittadini contro l’arroganza di un governo che vuol tirare a campare grazie agli Scilipoti di turno. Gli italiani non hanno gradito l’autoribaltone messo in campo da Berlusconi e stanno dimostrando che ormai l’asse Pdl-Lega è minoritario nel Paese” .


Dal canto suo il Governo ha escluso che l’esito del referendum possa in qualche modo incidere sulla continuità del suo mandato. Il nuovo segretario del Pdl Alfano, ha infatti ribadito la volontà dell’esecutivo di proseguire la legislatura, distinguendo nettamente tra esito del referendum e destino politico del Governo. D’altra parte il Premier Silvio Berlusconi, senza nascondere la sconfitta, ha commentato così l’esito del voto: "L’alta affluenza nei referendum dimostra una volontà di partecipazione dei cittadini alle decisioni sul nostro futuro che non può essere ignorata. Anche a quanti ritengono che il referendum non sia lo strumento più idoneo per affrontare questioni complesse, appare chiaro che la volontà degli italiani e’ netta su tutti i temi della consultazione. Il Governo e il Parlamento hanno ora il dovere di accogliere pienamente il responso dei quattro referendum".

In attesa della verifica parlamentare e delle decisioni che a Pontida assumerà la Lega, si prepara così un periodo molto intenso per le sorti politiche del Paese, stretto nelle prove di forza tra maggioranza e opposizione, ma assolutamente in grado di esercitare al momento opportuno quegli strumenti di democrazia diretta che come il referendum la nostra Costituzione gli riconosce.
 

 

 

SAVERIO CARISTO