Politica
Reati fiscali, il Governo blocca il decreto di Natale salva-Berlusconi
ROMA, 5 GENNAIO 2015 – Tutta colpa dell'articolo 19 bis, poche righe nascoste in una norma che, in materia di reati tributari, garantirebbe l'impunità per “l'importo delle imposte sui redditi evase non superiore al 3% del reddito imponibile dichiarato”; una norma definita “pro-Berlusconi”, in quanto depenalizzerebbe la condanna dell'ex premier a quattro anni nel processo Mediaset e gli consentirebbe la legale ricandidatura. In mattinata Renzi ha chiesto di non procedere alla formale trasmissione alla Camera del testo, approvato in Consiglio dei Ministri.
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La risposta del Governo alle polemiche
“Il nostro Governo non fa norme ad personam, non fa norme contra personam. Fa norme che rispondono all'interesse dei cittadini. Di tutti i cittadini. Queste norme consentiranno di non avere interpretazioni discrezionali tra commissione tributaria e commissione tributaria, ma finalmente darà lo stesso tipo di pena da Milano a Palermo”; così il Governo ha risposto alle polemiche, e ha aggiunto: “di tutto abbiamo bisogno tranne che dell'ennesimo dibattito sul futuro di un cittadino, specie in un momento come questo dove qualcuno teorizza strampalate ipotesi di scambi politici-giudiziari, anche alla luce del delicato momento istituzionale che il paese si appresta a vivere”. La proposta dunque tornerà in Consiglio dei Ministri, poi alle Commissioni, e infine di nuovo in Consiglio per l'approvazione definitiva entro i termini parlamentari – marzo 2015.
“Renzi preso con le mani nella marmellata”
La stoccata arriva dal M5S, in particolare da Alessandro Di Battista: “chi dice che 'non c'è inciucio però ci fermiamo', sta ammettendo che l'inciucio c'è stato. Renzi è stato preso con le mani nella marmellata. Ha provato a salvare Berlusconi a Natale quanto tutti sono distratti ma gli è andata malissimo. Questa è la prova che il patto del Nazareno nasconde ciò che tutti sanno, anche nel PD, ma che nessuno ha il coraggio di dire apertamente: il salvacondotto per il Cav”.
Foto: lastampa.it
Dino Buonaiuto