Cronaca

Reati di OMICIDIO STRADALE ed ERGASTOLO DELLA PATENTE, raccolte oltre 50mila firme

FIRENZE, 30 NOVEMBRE 2011 - Otre 50 mila le firme raccolte per la realizzazione di una legge di iniziativa popolare volta ad introdurre nella legislazione i reati di omicidio stradale ed ergastolo della patente. L'iniziativa, lanciata lo scorso giugno con un apposito sito, rientra nel progetto “David”, promosso dall'associazione Lorenzo Guarnieri e dal Comune di Firenze, il cui obiettivo è quello di far sì che il numero degli incidenti stradali, purtroppo quotidianamente protagonisti della cronaca, si riduca. [MORE]

Inasprire le pena per chi, incurante del pericolo per se stesso e per gli altri, si mette alla guida sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti, è certo fondamentale, a mio avviso, e sono sicura che i più condividano, per far si che la strada non continui ad essere teatro di tragedie. Ciò che chiedono i 54mila firmatari è un inasprimento delle pene per il reato stradale che, delle 5000 persone che ogni anno in Italia perdono la vita in seguito a scontri stradali, è responsabile di almeno un terzo dei decessi riconducibili, per l’appunto, alla fattispecie dell' "omicidio stradale". Ad annunciare il successo ottenuto dall’iniziativa è stato Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ed insieme a lui Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo Guarnieri, 17 anni, vittima della strada, morto in un incidente causato da un uomo che si era messo alla guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di droga.

Molteplici anche le altre iniziative sul medesimo tema, tra le quali la campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale, a cui ha dato il via da qualche mese il comune di Firenze con la collaborazione dell’agenzia Catoni Associati; le proiezioni luminose del mese di settembre alla Loggia dei Lanzi, sulla Torre di san Niccolò e lungo l’ argine dell’Arno, o ancora i manifesti che in città, dall’inizio novembre sino alla fine dell’anno, ricorderanno, ma ci si augura che non ce ne sia bisogno, che un comportamento responsabile al momento della guida può evitare di far sì che quel già altissimo numero delle vittime della strada cresca ancora, a tal fine ammoniranno sulle conseguenze che alcol, droga, velocità e distrazioni, potrebbero avere.

"La sicurezza stradale - ha sottolineato Renzi - non può essere un tema del quale si parla piangendo il giorno dopo un incidente: è un fatto politico di grande impatto, 4090 morti sulle strade italiane l’anno significa un danno enorme dal punto di vista civile, sociale e familiare. La comunità non deve vivere solo di emozione ma deve essere in grado di affrontare questo problema", e ha poi aggiunto "Nel 2011 abbiamo scritta la proposta di legge ci piacerebbe che nel 2012 questa diventasse una legge vera e propria. Invieremo le firme in Parlamento, parlando con tutti i capigruppo di centrodestra e di centrosinistra. Questa non è una proposta di legge di destra o di sinistra ma una proposta di legge di giustizia. Se una persona ruba un portafoglio o uccide sotto effetto di alcol o droghe viene condannata alla stessa pena, e questo è assurdo giuridico che va assolutamente cambiato".
 

(Fonti: La Repubblica, Adnkronos, La Nazione)

Sara Marci