Cultura e Spettacolo
Realizzata dalla Fidapa di Lamezia Terme la seconda edizione del progetto “Siamo tutti con te”
LAMEZIA TERME (CZ) 2 DICEMBRE - Aiutare le donne vittime di violenza e sensibilizzare l’opinione pubblica su una tematica di estrema rilevanza sociale è stata la finalità precipua della seconda edizione del progetto “Siamo tutti con te” promosso dalla Fidapa di Lamezia Terme in occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” e sostenuto dalle associazioni lametine del Lions Club, del Soroptimist, dell’Associazione Italiana Donne Medico, del Rotary Club e del Circolo di Riunione rappresentate rispettivamente dalla presidente Rosina Manfredi, dalla vice presidente Sabrina Curcio, dalla past presidente Renata Tropea, dal presidente Domenico Galati e dal vice presidente Felice Caruso.
Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Antonello Torchia, è emersa la costante evoluzione del fenomeno della violenza sulle donne in quanto i femminicidi rappresentano oggi il 37,6% del totale degli omicidi commessi nel nostro Paese, mentre l’anno precedente erano il 34,8%. «Una crescita preoccupante che comporta una rinnovata conoscenza del fenomeno per intervenire drasticamente e sconfiggerlo. Occorre andare all’origine delle cause che hanno generato una vera e propria involuzione sociale e culturale» ha affermato la presidente della Fidapa Enza Galati che ha esaminato le varie forme di violenza, da quella fisica a quella psicologica fino ad arrivare allo stalking. Da qui l’esigenza di denunciare i soprusi subiti anche tra le pareti domestiche in continuo aumento con conseguenze devastanti perfino sul nucleo familiare. «Evidentemente, ancora tutto questo non basta - ha continuato la presidente - perché occorre adottare adeguate misure di prevenzione in merito alle quali il Governo ha approvato il Codice Rosso che tutela le donne vittime di violenza.
D’ora in poi le denunce per maltrattamenti, violenza sessuale, lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di convivenza infatti, saranno portate direttamente al Pubblico Ministero che dovrà sentire la donna entro tre giorni». La violenza sulle donne dilaga su tutto il territorio nazionale che registra delle zone maggiormente a rischio come quelle del nord dove è avvenuto, nel 2017, il 45,4 % degli omicidi con vittime femminili mentre nel sud il 36,3%) ed al centro il 18,4%. In particolare il numero maggiore di femminicidi si concentra in Lombardia (24 nel 2017, pari a 17% del totale), mentre nell’area metropolitana di Roma, nel 2017, sono state uccise 10 donne (pari al 7,1% del totale). Da gennaio a ottobre 2018 in Italia si sono verificati 106 casi di femminicidio, uno ogni 72 ore secondo quanto è emerso dall’aggiornamento statistico sul fenomeno curato da Eures – Ricerche economiche e sociali. Sempre secondo Eures, andando indietro negli anni, sono state 3100 le donne uccise dal 2000 ad oggi, più di tre a settimana. «Prevenzione, sensibilizzazione delle coscienze, rispetto e azioni concrete a sostegno delle donne vittime di violenza assurgono - per la presidente Galati - ad asse portante di una battaglia di civiltà e di difesa dei diritti che va affrontata da tutte le componenti sociali, nessuna esclusa». A tal fine la società civile, le associazioni e i club del territorio lametino devono continuare a dare il loro importante apporto alle iniziative che vanno nella direzione della non violenza sulle donne. Anche quest’anno, come nell’anno precedente, è stato donato un contributo economico al “Centro antiviolenza Demetra”, consegnato dalla presidente Galati al Commissario Straordinario del Comune di Lamezia Terme Francesco Alecci.
Foto: Tropea – Curcio – Manfredi - Alecci e E.Galati – D.Galati – Caruso
Lina Latelli Nucifero