Cronaca

"Rappresento Messina Denaro", arrestata impiegata comunale per estorsione

VALGUARNERA, 21 GIUGNO 2017 - M.G.A., una dipendente di 51 anni del comune di Valguarnera (Enna), è stata arrestata in flagranza di reato con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini della Squadra mobile sono state coordinate dalla Dda di Caltanissetta. [MORE]

La donna, infatti, si era presentata a un noto imprenditore locale chiedendo una tangente da 200 mila euro al mese, pari al 5% del fatturato annuo, dicendo di essere una referente del boss Matteo Messina Denaro. L'arresto della donna è avvenuto poco dopo avere intascato 25 mila euro richiesti a titolo di acconto.

La donna ha sostenuto di essere il riferimento di Cosa Nostra per l'Ennese e avrebbe lasciato intendere al noto imprenditore di agire per conto del superlatitante. Dopo avere contattato più volte l'imprenditore, al quale aveva anche inviato una email minatoria.

Gli investigatori hanno spiegato che la donna ha ripetutamente rivolto "minacce dirette a un importante imprenditore della Provincia di Enna, consistite nel presentarsi come portavoce dell'organizzazione mafiosa, facendo valere così la forza di intimidazione derivante da Cosa nostra e nel prospettare alla vittima gravi conseguenze alla incolumità personale della vittima e dei suoi familiari, se non si fosse messo in regola".

Il blitz è avvenuto con la collaborazione dell'imprenditore. Credendo di dovere ritirare l'acconto concordato, la donna si è presentata nella zona industriale Dittaino, dove le è stata consegnata la busta con la somma. A registrare il tutto, però, c'erano gli agenti della Squadra mobile di Enna, che l'anno bloccata e tratta in arresto con il denaro ancora nella borsa. Immediatamente, sono scattate anche le perquisizioni domiciliari e sul luogo di lavoro.

La Procura della Repubblica di Enna ha convalidato dell'arresto in flagranza di reato.

Daniele Basili

immagine da questure.poliziadistato.it