Economia
Rapporto Inps, Boeri: "Servono migranti regolari per pagare le pensioni".
ROMA, 4 LUGLIO - Il rapporto annuale dell’Inps ribadisce: gli immigrati che lavorano restano cruciali per il sistema pensionistico.
A pronunciarsi è il presidente dell’Istituto previdenziale Tito Boeri che insiste sul ruolo chiave dei lavoratori immigrati regolari: “La storia ci insegna che quando si pongono forti restrizioni all'immigrazione regolare, aumenta l'immigrazione clandestina e viceversa: in genere, a fronte di una riduzione del 10% dell'immigrazione regolare, quella illegale aumenta dal 3 al 5%".
l'Inps, inoltre, fa sapere che "le previsioni sulla spesa indicano che anche innalzando l'età del ritiro, ipotizzando aumenti del tasso di attività delle donne che oggi tendono ad avere tassi di partecipazione al mercato del lavoro più bassi, incrementi plausibili e non scontati della produttività, per mantenere il rapporto tra chi percepisce una pensione e chi lavora su livelli sostenibili è cruciale il numero di immigrati che lavoreranno nel nostro Paese".
I dati del rapporto presentati oggi in Parlamento evidenziano come in Italia ci siano oltre 5,5 milioni i pensionati che percepiscono un assegno lordo sotto i mille euro al mese e rappresentano il 40% dell'intera platea di pensionati pari a oltre 15milioni 477mila.
L’altro punto allarmante messo in evidenza nella relazione Inps fa riferimento ai pochi lavoratori, spesso "nascosti", della Gig economy. Per intendersi, i fattorini delle piattaforme di food delivery che consegnano il cibo a casa. E se è in crescita l'ammontare dei contributi versati e accertati, sta salendo a ritmo deciso la spesa di tipo assistenziale.[MORE]
In sintesi, Boeri annuncia un futuro a rischio per il sistema pensionistico italiano: troppi pochi giovani a lavoro e troppi anziani in pensione.
Tradotto in termini economici, i contributi dei primi non sarebbero in grado di pagare le pensione dei secondi. Ma l’equilibrio, ribadisce il presidente sulla scia dei dati rilevati, potrebbe essere raggiunto proprio attraverso il contributo del lavoro degli immigrati.
"Per ridurre l'immigrazione clandestina il nostro Paese ha bisogno di aumentare quella regolare", ha detto il presidente dell'Inps. Secondo Boeri c'è "forte domanda di lavoro immigrato in Italia", ma questa si riversa "sull'immigrazione irregolare degli overstayer, di chi arriva in aereo o in macchina, non coi barconi ma coi visti turistici, e rimane in Italia a visto scaduto".
Parole che senza dubbio non faranno piacere al ministro degli interni Matteo Salvini, con cui già nei giorni scorsi si erano registrate scintille.
Il presidente dell'Inps, inoltre, non ha risparmiato frecciatine al nuovo governo, partendo dal "decreto dignità" varato lunedì dal Consiglio dei ministri, in merito sopratutto all'intervento sul precariato che trova il plauso di Boeri per il taglio delle proroghe da 5 a 4 per i contratti a termine ma anche critiche per la reintroduzione delle causali che "comportano un forte appesantimento burocratico scoraggiando la creazione di lavoro soprattutto nelle pmi" con il rischio "di trovarsi con meno lavoro e della stessa qualità".
Rachele Fratini
Fonte immagine: ilgazzettino.it