Rapinarono donna seduta ad un bar, due arresti
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Rapinarono donna seduta ad un bar, due arresti. Squadra mobile Vibo ha eseguito ordinanza cautelare in carcere.
VIBO VALENTIA, 09 OTT - Rapina impropria, mediante utilizzo di arma. E' l'accusa contestata dalla Procura della Repubblica di Vibo a carico di due persone nei confronti delle quali la Squadra mobile di Vibo Valentia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip, Mario Miele, su richiesta del Procuratore della Repubblica Camillo Falvo e del Sostituto Corrado Caputo.
Destinatari del provvedimento sono Giovanni Cupo e Paolo Pagano, rispettivamente di 56 e 43 anni, entrambi pregiudicati. I fatti risalgono al 20 settembre scorso nella frazione Marina della città di Vibo Valentia. Vittima una donna di 46 anni che si trovava seduta ad un tavolino di un bar. Il provvedimento rappresenta il frutto di serrate indagini condotte dalla Squadra Mobile, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica, guidata da Camillo Falvo, a seguito dell'intervento effettuato sul luogo della rapina nell'ambito del quale i due responsabili erano già stati identificati e denunciati in stato di libertà.
In particolare, Pupo e Pagano, giunti a bordo di un'autovettura di colore scuro, dopo aver effettuato un giro di perlustrazione dei luoghi e aver spento i fari del veicolo, decidevano di arrestare la marcia a pochi metri dalla persona offesa. A questo punto Pagano, dopo essere sceso dal mezzo lato passeggero, si avvicinava a passo svelto alla donna e con una mossa fulminea le sottraeva la borsa che era appoggiata nelle sue immediate vicinanze, per poi dirigersi rapidamente verso l'autovettura a bordo della quale era rimasto a fare da "palo" il suo complice e lanciarvi all'interno la borsa che era stata sottratta. Pagano, invece, si dileguava a piedi e durante la fuga estraeva una pistola, successivamente rivelatasi a salve, ma priva di tappo rosso, indirizzandola contro alcuni inseguitori che nel frattempo erano stati attratti dalle urla di aiuto della donna derubata, riuscendo quindi ad intimorirli e a farli desistere. (ANSA)