Cronaca
"Raid squadrista contro coppie gay". Nella banda anche quattro minorenni
MILANO, 4 DICEMBRE 2013 - «Un raid squadrista a sfondo omofobo». Così il gip Anna Laura Marchiondelli ha definito l’aggressione avvenuta in via Carlo Bo a Milano ai danni di una coppia gay. Il magistrato ha firmato la richiesta di custodia cautelare per Cristian Burea, 19enne moldavo residente a Milano, che si trova già in carcere per aver commesso un reato simile.
Lo scorso 25 agosto Burea e altri quattro ragazzi minorenni hanno accerchiato un 40enne italiano ed il partner indiano e dopo averli insultati li hanno picchiati selvaggiamente. Il 40enne ha subito la frattura della mandibola e della scapola ed è stato ricoverato all’ospedale San Carlo. È emerso che Burea al momento dell’aggressione era evaso dagli arresti domiciliari.[MORE]
Burea e soci volevano ripulire la zona dai gay, che utilizzano la zona di via Carlo Bo, vicino allo Iulm, come luogo d’incontro. Già il 12 maggio scorso Burea, accompagnato dalla stessa banda, aveva aggredito un omosessuale appartatosi con il compagno e per questo era finito in carcere e successivamente ai domiciliari.
Su una terza aggressione, ai danni di un colombiano, sono in corso accertamenti.
Paolo Massari