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Abaaoud, la 'mente', ucciso nel raid di St.Denis. Valls: "Rischio armi chimiche e batteriologiche"

PARIGI, 19 NOVEMBRE 2015 - "Crivellato di colpi", il corpo di Abdelhamid Abaaoud è stato ritrovato fra le macerie dell'appartamento di Saint Denis devastato da uno scontro a fuoco durato sei ore. Il cadavere della presunta "mente" degli attentati è stato formalmente riconosciuto grazie alla comparazione delle tracce di campioni di DNA. La notizia data dal procuratore di Parigi. Regnava il mistero attorno alla sua sorte dopo che il procuratore capo di Parigi, Francois Molins, ieri in conferenza stampa aveva detto che l'identità dei terroristi uccisi nel blitz non era stata ancora determinata, e che Abaaoud non era tra gli arrestati. Il "Washington Post", citando fonti di intelligence, aveva invece riportato la notizia della morte nel raid del presunto regista degli attentati. [MORE]

Resta comunque altissima la tensione in Francia. Il premier francese Manuel Valls ha parlato davanti all'Assemblea nazionale e ha lanciato un inquietante allarme: "C'è il rischio che i terroristi usino armi chimiche e batteriologiche in futuri attacchi terroristici", ha detto Valls mentre chiedeva all'Assemblea di prolungare a tre mesi lo stato d'emergenza dichiarato dal presidente Francois Hollande dopo gli attentati a Parigi: "L'immaginazione macabra dei mandanti è senza limite: fucili d'assalto, decapitazione, bombe umane, armi bianche. Oggi non si può escludere nulla e lo dico con tutte le precauzioni che si impongono, ma noi sappiamo e teniamo bene a mente che può anche esserci il rischio di armi chimiche e batteriologiche", ha aggiunto. 

Oggi ha parlato di nuovo anche Hollande: "La Francia non deve perdersi per vincere la guerra, e risponderà all'odio con la fratellanza, al terrore con la forza del diritto, al fanatismo con la speranza. La Francia risponderà restando la Francia", ha detto il presidente. "I terroristi vogliono eliminare qualsiasi traccia della storia come se nulla fosse esistito prima di loro, ma saranno loro che non esisteranno più tra qualche anno".

Intanto, una nuova operazione di polizia è stata effettuata in Belgio. Sei perquisizioni sono state condotte a Jette e Molenbeek e sono collegate agli attacchi di Parigi. In particolare, secondo quanto riferito da media belgi, obiettivo dell'operazione sono persone legate a Bilal Hadfi, il kamikaze che si à fatto esplodere fuori dallo Stade de France. Una perquisizione è stata condotta anche a Laeken ed una persona è stata fermata. Il premier belga, Charles Michel, ha respinto le critiche rivolte ai servizi di sicurezza del paese dopo gli attentati di Parigi: "Non accetto le critiche volte a denigrare il lavoro dei nostri servizi di sicurezza" ed ha reso noto che "ieri, a Saint-Denis, un attentato è stato impedito tra l'altro grazie alle informazioni fornite da squadre belghe".